Testaccio a Roma. Nell’ambito della nostra rassegna sulla Cucina Romanesca, abbiamo deciso di dare spazio al luogo che ne è – a tutti gli effetti – la culla.
Un po’ “de core”, un po’ radical chic, il rione che prende il nome dagli antichi cocci romani è ricco di posti che valgono una sosta per la gioia dei palati, da colazione fino a cena.
E noi siamo qui a suggerirvi qualche gustosa tappa di quello che può diventare un indimenticabile food tour tra le meraviglie del quartiere.
Da organizzare da soli o – se ne avete voglia – con noi di Tavole Romane.

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Testaccio a Roma. Fulcro della cucina romanesca più autentica, vivace distretto culturale e affollato palcoscenico della movida notturna capitolina. Il rione dal cuore “operaio” che sorge sulla riva opposta a Trastevere, oggi si ammanta di un’aura radical chic, e offre una vasta gamma di indirizzi top (storici e non) dove rifocillarsi in ogni momento della giornata. Ecco i nostri consigli, dal mattino fino a sera.

Testaccio – La Colazione

Tutto comincia con una buona colazione. Per fortuna, la zona pullula di locali pronti a dare al risveglio una nota dolce e corroborante. Tra questi Pasticceria Barberini  in Via Marmorata con i suoi deliziosi lievitati da accompagnare a un cremoso cappuccino o a un buon caffè. E Pasticceria Linari in via Nicola Zabaglia, vero riferimento di quartiere, con i suoi mitici maritozzi che hanno contribuito a rendere unico il primo Maritozzo Day.

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Testaccio - Linari

Testaccio – La Spesa, Lo Spuntino e il Pranzo Veloce

Per ogni buongustaio degno di tale nome, la spesa è un momento “rituale”, di massima importanza. A riguardo, tra le tappe d’obbligo testaccine c’è quella da Volpetti (facebook), una delle gastronomie storiche di Roma, al civico 47 di Via Marmorata. Un piccolo tempio dell’abbondanza dove trovare ogni giorno pani, salumi, formaggi selezionatissimi e altre eccellenze gastronomiche nazionali e internazionali.

Testaccio - Volpetti

Nel 2016 l’attigua tavola calda si è trasformata in Taverna Volpetti (facebook), dove i prodotti di bottega sono messi al servizio di una cucina di qualità di stampo tradizionale.

Per proseguire, il nostro suggerimento è quello di abbandonarsi al richiamo del nuovo Mercato di Testaccio  diventato irrinunciabile meta gourmet per foodlovers residenti o di passaggio. Banchi di frutta e verdura, carne, pesce e pasta ma anche punti shopping di oggettistica e abbigliamento. E corner street food di altissimo livello, per un totale di circa 100 postazioni, tra senior e nuove proposte.

Tesataccio - Nuovo Mercato

Qui, destinazione cult per gli amanti del pranzo veloce e godurioso è Mordi e Vai (facebook) al box 15 con i suoi panini imbottiti di succulente specialità romane. Tra tutti quello con allesso e salsa verde è da vero batticuore.

Tesataccio - Mordi e Vai

Per uno spuntino o per un pasto fast and good, da non perdere – al box 22 – la pizza al taglio di Casa Manco (facebook), il sogno fatto realtà di un’intera famiglia che, dopo un cambio repentino di vita seguito da impegno e determinazione, confeziona oggi una pizza alla pala tra le più accattivanti della città. Il segreto? La combinazione di lunghe lievitazioni, ingredienti sceltissimi, ricette originali e tanta passione.

L’insegna si è aggiudicata il Premio Sorriso, assegnato dalla guida Teglie Romane curata da Tavole Romane insieme a Pizza on the Road.

Testaccio - Casa Manco

Da segnalare anche le postazioni CUPS e Frigo a firma della chef stellata Cristina Bowerman, già patron, insieme a Fabio Spada, dell’imponente struttura in Piazza dell’Emporio che raduna sotto lo stesso tetto il ristorante-forno-gastronomia Romeo Chef&Baker, la pizzeria Giulietta e la gelateria Frigo (con ingresso indipendente su Via Marmorata).

Ai box 30 e 44 del Mercato vi aspettano così le agili Cups ovvero “coppe” in formato take away riempite di zuppe e squisite pietanze che variano al mutare delle stagioni. A refrigerare i palati provvedono i gelati di Frigo in formato stecco.

Testaccio - Cups

All’interno del Mercato, chi desideri gustare il proprio cibo da passeggio con qualche comodità in più, può usufruire dei (pochi) tavolini d’appoggio ai box o di quelli più confortevoli della piazzetta centrale.

Testaccio – Il Pranzo in trattoria

Testaccio è il posto giusto per sperimentare la vera cucina romanesca a cui Tavole Romane ha dedicato una rassegna che durerà fino alla fine del 2018.

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Per assecondare la voglia di tradizione, dunque, il nostro consiglio è quello di chiedere un tavolo da Flavio al Velavevodetto  per assaggiare, tra le tante tipicità, quella che dai nostri lettori è stata eletta la migliore carbonara di Roma.

Testaccio - Carbonara Flavio

Un’altra notevole versione di questa grande pasta romana a base di uova, guanciale e pecorino, la si può ordinare da Perilli (facebook) in Via Marmorata 39.

Testaccio - Perilli

Per una cacio e pepe doc, mantecata direttamente al tavolo, non c’è che da rivolegersi da Felice a Testaccio, rinomata trattoria che nel 2017 ha replicato il format a Milano.

Testaccio - Felice 3

Pochi metri più in là, in Via Alessandro Volta, La Fraschetta di Mastro Giorgio (facebook) invita a rivivere i sapori genuini e le atmosfere goderecce dei Castelli.

esataccio - Fraschetta di Mastro Giorgio 2

Da Bucatino, altra roccaforte della romanità a tavola in Via Luca della Robbia, ad attrarre folle di avventori affamati, appetitosi bucatini all’Amatriciana da mangiare con il folkloristico (e quanto mai necessario) bavaglino salva macchie.

Testaccio - Da Bucatino

Se a pranzo poi preferite un pasto più leggero e fugace, non dimenticate che tutte le trattorie segnalate prevedono l’apertura serale.

Testaccio – La Merenda

A chiudere quella che a Roma si chiama una sana magnata, cosa c’è di meglio, soprattutto quando il tempo permette, di un buon gelato? Qui, impossibile non citare lo storico Bar Giolitti in Via Amerigo Vespucci 35, con i suoi arredi vintage e la trascinante, verace simpatia di tutto il suo staff. Pochi ma buon(issimi) i gusti gelato tra creme classiche e stagionali. Da provare, zabaione e tutte le declinazioni di frutta.

Una menzione la merita anche il suddetto Frigo (facebook) questa volta nella sua sede principale, vicino a Piazza dell’Emporio.

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Testaccio - Frigo

Testaccio – L’Aperitivo

La scelta sui posti dove concedersi un drink a fine giornata a Roma è diventata sempre più ampia e variegata, così come si evince dal nostro post dedicato agli aperitivi romani.

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A Testaccio, al calar del sole, ci si può affidare alle atmosfere newyorkesi del Rec23 in Piazza dell’Emporio (facebook).

Testaccio - Rec23

O a quelle suggestive del Ketumbar, ricreato all’interno del Monte dei Cocci, con i suoi piatti di ispirazione vegetariana.

Testaccio - Ketumbar

Con la bella stagione, riapre anche il Tram Depot (facebook) caratteristico chiosco al civico 13 di Via Marmorata, con tavolini e vista parco.

Testaccio - Tram Depot

Testaccio – La Cena con pizza

Il disco di pasta più amato del mondo mantiene il suo ruolo di protagonista delle spensierate serate convivali romane e non.
E se da Pizzeria Remo ce n’ è solo per gli appassionati di pizza romana, bassa, scrocchiarella, inconfondibile, da Giulietta (facebook) troveranno soddisfazione anche i fautori della “napoletana”(con la consulenza dei Fratelli Salvo di San Giorgio a Cremano; ” la romana” vede la supervisione di Marco Lungo), grazie alla presenza di un doppio forno.

Testaccio - Giulietta

Sempre in tema pizza, per una consumazione più rapida ma non meno golosa, c’è Trapizzino Testaccio (facebook), il locale – ingranditosi con il tempo – che ha dato i natali ai triangolini di pizza farciti più famosi al mondo creati da Stefano Callegari. Molti i gusti ispirati alla cucina romanesca tra cui bollito alla picchiapò, polpette al sugo, coda alla vaccinara. Ottima la versione doppia panna con burrata e alici. Anche il Trapizzino nella selezione di Teglie Romane, premiato come miglior pizza vegetariana.

Cosa vedere a Testaccio

Testaccio è costellato di luoghi e monumenti che vale la pena visitare, tra una tappa gourmet e un lauto pasto tradizionale. Eccone alcuni esempi:

L’Emporium e la Porticus Aemilia. Il rione ha da sempre avuto una vocazione economico-commerciale. Dal II secolo a.C., la piana di Testaccio fu infatti destinata alla costruzione di un porto fluviale, l’Emporium, e di edifici per l’immagazzinamento delle merci tra cui la Porticus Aemilia i cui resti sono ancora visibili tra Via Rubatino e Via Beniamino Franklin.

La Piramide Cestia, monumento sepolcrale finito di costruire nel 12 a.C. per conto del pretore Gaio Cestio Epulone, successivamente incorporata nelle Mura Aureliane. La vicina e maestosa Porta San Paolo è uno dei varchi meglio conservati dell’antica cerchia muraria fatta costruire dall’imperatore Aureliano nel III d. C. per prevenire eventuali attacchi dei barbari.

Il Cimitero Acattolico, con ingresso in Via Caio Cestio, si offre come un angolo pace e di rara bellezza nel caos metropolitano, dove riposano artisti, scienziati, scrittori, pittori, poeti, molti di fama mondiale come John Keats e Percy Shelley.

La fontana delle Anfore realizzata dall’architetto Pietro Lombardi nel 1927 e divenuta simbolo del rione. L’opera è rientrata nel 2015 in Piazza Testaccio, dopo il trasferimento dei banchi del mercato nella nuova struttura in Via Beniamino Frenklin. Quest’ultima ospita anche un sito archeologico nei sotterranei con reperti risalenti all’età primo imperiale, visitabile sono in occasione degli Open Days organizzati dalla Soprintendenza. Il prossimo appuntamento è per il 21 aprile 2018.

Tesatccio - Cocci mercato

Piazza di Santa Maria Liberatrice, su cui si affaccia l’omonima chiesa. Siamo in uno dei luoghi più attraenti di Testaccio, intorno al quale gravitano teatri, centri culturali, pizzerie, trattorie. Ideale per una rigenerante passeggiata.

Il Monte dei Cocci, una collinetta artificiale creata tra il periodo augusteo e il III secolo d.C. Alta 54 metri e della circonferenza di 1 chilometro, la montagnola è composta dai resti accatastati di circa 30 milioni di antiche anfore olearie, per gran parte provenienti dalla Betica, provincia romana dell’Andalusia.
Alla base del Monte dei Cocci, nel tempo, sono stati ricavate grotte che oggi ospitano locali, osterie, ma anche discoteche che ne fanno uno dei posti più frequentati della vita notturna capitolina.

Campo Testaccio. Ora quasi indistinguibile per via dello stato di abbandono, è strettamente legato agli esordi dell’A.S. Roma di cui ha ospitato le dispute dal 1929 al 1940.

L’ Ex Mattatoio (dismesso nel 1975) i cui padiglioni sono stati destinati ad ospitare rilevanti realtà socio-culturali come il museo Macro Testaccio e La Città dell’Altra Economia.

I Food Tour di Tavole Romane, cose buone e belle insieme

Avete voglia di esplorare “le bontà” di Testaccio, godendo della sua frizzante atmosfera e passeggiando tra le sue inestimabili bellezze? Partecipate a uno dei nostri Food Tour! Quelli su Testaccio sono tra gli itinerari più amati e richiesti.

Per approfondire, date un’occhiata al link di Tripadvisior dove sono raccolte le impressioni di chi ne ha già fatto esperienza.

Qui invece un recente omaggio ai nostri Food Tours oltre i confini nazionali:

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Crediti Immagini: Tavole Romane. Fonte  Facebook: Linari; Volpetti, Mercato di Testaccio; Mordi e Vai; Casa Manco, Cups, Trattoria Perilli; La Fraschetta di Mastro Giorgio; Frigo, Rec23; Ketumbar; Tram Depot; Giulietta; Trapizzino Testaccio. Fonte sito web: Da Bucatino; Mercato di Testaccio.