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Ormai stiamo diventando degli habitué! E già, perché sono praticamente tre anni di fila che ci scappa una puntatina estiva in Salento e negli ultimi 2 poi a inizio stagione, ribadiamo a inizio stagione. E vale la pena sottolinearlo perché la godibilità di terra e mare è tutta un’altra storia.
Ma torniamo all’habitué! Perché habitué? Perché una puntatina da queste parti è sempre un’ottima scusa per riabbracciare cari amici che tanto ci mancano in città e che qualche tempo fa hanno scelto una vita targata Salento (qualche lettore lo ricorderà!). Anche se – diciamolo – invaghirsi del Salento e desiderare di tornarci spesso è facile. Oltretutto – lo confessiamo – i nostri progetti di Food Tour e dintorni arrivano fin laggiù da tempi quasi non sospetti (minuto 2’35” del servizio di TG2 Eat Parade per ripassare!).
Comunque stop alle memorie e passiamo piuttosto, rapidamente, a qualche suggerimento mangereccio per chi a breve ha intenzione di dirigersi da queste parti. Ai consigli sempre validi del precedente post aggiungiamo quindi, freschi freschi di prova…

1. L’Angolo Blu a Gallipoli vecchia in via Carlo Muzio 45 (tel. 0833261500).  L’atmosfera è quella rilassata della classica trattoria di mare dove tutto è bianco e blu, incastonata oltretutto nello scenario delle suggestive vie gallipoline del centro storico.  Tutto inneggia al pesce naturalmente. Non perdete per nessun motivo gli antipasti misti caldo-freddo e i maltagliati al basilico fatti in casa con vongole e gamberi. Peccato le linguine ai ricci siano spaghettini in realtà perchè il sapore di mare c’è, eccome.

2. Le Macare ad Alezio in via Mariana Albina (tel. 0833 282192), alias come leggenda vuole streghe o maghe del Salento! Una delle pochissime segnalazioni slow food di zona (insieme alla Piazza di Poggiardo – anche chiocciolina- e a Casa Tu Martinu). Ambiente piuttosto rustico e informale con alcuni tavoli sistemati sul largo marciapiede antistante. Terra e mare ben si alternano nel menu. Noi però non abbiamo avuto esitazioni: attratti – o forse ispirati – abbiamo virato verso terra! Si sono dunque susseguiti in tavola succulenti antipasti fatti di crocchettine di patate, pittule (palline di pasta fitte), pitta di patate (super!), bruschette con cipolla di tropea, parmigiana, insalata di orzo e di peperoni, primi piatti di orecchiette (lodevoli) condite con pomodorino, pecorino e capocollo di Martina Franca tagliato sottilissimo, melanzana ripiena su fondo di burrata e per chiudere spumone.

3. Barrueco a Santa Caterina. Una vera chicca per la posizione fronte mare con i tavoli proprio sul versante che lì si affaccia. Passate all’ora dell’aperitivo per un mojito e la pizza fritta. Abbiamo adorato la versione con bufala, pomodorino e basilico! Servono anche primi piatti, pizze classiche e insalate.

4. Da Claudio a Taviano per un gelato artigianale degno di sosta lì dove non è facile a nostro avviso trovarne. Tra gli altri assaggiate pistacchio e il gusto ispirato allo spumone.

5. Cantina F.lli Calò a Tuglie in via Masseria Vecchia 1. Non sarà facile trovarla tra le vie attorcigliate del paese, ma la ricerca varrà l’impresa. Fateci un salto per prelevare una cassa di buon rosato (da queste parti va molto!).

E se poi transitate dalle parti dell’Alto Salento zona Cisternino non fatevi mancare una sosta in uno dei fornelli pronti del paese. Non v’è dubbio scegliete in caso Zio Pietro: si ordina al banco macelleria, ci si accomoda ai tavoli e dopo la cottura in forno ecco servita dell’ottima carne a un prezzo da non credere. Non perdete le bombette (involtini di vitello) versione impanata e la salsiccia!

Crediti immagine: Viaggi 24 de Il Sole 24 Ore