Niente paura! Nessuna intenzione di abbandonare la piazza romana, anzi…
Ma è tempo di vacanze e qualche panoramica su mete estive ci sta tutta, anche un po’ per divagare. E così dopo il flash sul Salento di fine estate, che risale ormai a un anno fa (ma magari può tornare utile anche in questa stagione), ecco il primo “straniero” fresco fresco dedicato a Minorca e a chi ci farà una puntatina. O anche solo per “fare un tuffo” con la mente.
Lasciamo a guide e dintorni la descrizione delle bellezze naturalistiche di questo autentico paradiso: è esattamente tutto quanto scrivono e immortalano in foto e forse anche di più.  Una volta lì lasciatevi trasportare solo dal vento che sempre spira e da quell’indugiare lento che tutto pervade: il mare non avrà segreti.

Noi invece – come di consueto – rendiamo onore alla parte gastronomica del territorio e vi lasciamo dei consigli per spese e consumo di piatti e prodotti locali. Guai a farsi mancare sobrasada, formaggio maò, escalivada, caldereta de langosta ed ensaimada: senza il contatto con questi “sapori” vi mancherà un pezzo d’isola!
Si parte dunque per un giro di gusto, procedendo dai dintorni di Ciutadella (la vecchia capitale) in direzione Mahon (la nuova): una diagonale le unisce da un capo (ovest) all’altro (est) dell’isola…
1) Es Far d’Artrutx qualche chilometro a sud di Ciutadella (a Cap d’Artrutx). Si cena all’interno di un faro perfettamente funzionante, e in cui dallo scorso anno è stato aperto un ristorante. Dai tavoli all’esterno si gode una spettacolare vista sul mare e un superbo tramonto. Cucina di pesce: preparano una buona paella de marisco, mista o ciega (con pesce già pulito). Sfiziosi anche gli antipasti, in particolare le crocchette di baccalà e la tempura di verdure. Prima di andare via non dimenticate di guardare il cielo stellato, ripetutamente tagliato dalle luci del faro: romantico e suggestivo! Meno romantica la presenza di una quantità pazzesca di mosquitos, portate con voi una protezione antizanzare.

Proprio a Ciutadella invece 2) Bar Triton. Lungo il porto tra i tanti ristoranti “cattura turisti” questo bar serve deliziose tapas: solo per citarne alcune fritturine di pesce, polpetti affogati, seppie o calamari alla griglia, tortilla spagnola, pane con tomato. Tutto è saporito e a prezzi decisamente abbordabili per la zona.

Ancora a Ciutadella e ancora al porto turistico 3) Cafe Balear per una cena rigorosamente a base di pesce, dagli antipasti alla paella e alla caldereta, fino ai secondi di frittura o alla griglia. Tutto secondo pescato del giorno con barca propria. E’ il primo sul lungoporto (scendendo le scalette a destra), in posizione più defilata rispetto agli altri ristoranti.
E ora via da Ciutadella direzione Mahon. Sulla strada per Cala Galdana (svincolo a circa 15km da Ciutadella) e in aperta campagna il ristorante stile “agriturismo” 4) El Gallo per piatti di territorio da assaporare con sottofondo di musiche che evocano tempi andati. Gustosissimo il gaspatcho e saporita la carne alla brace servita anche in formula mista (agnello, pollo, coniglio, maiale e vitello) con accompagnamento di patatine tagliate a mano, peperoni fritti e pomodori al forno con erbette.

Proseguendo verso Mahon sosta a Ferreries il paese più in quota di Minorca (120 mt sul livello del mare!) per il 5) Forno C’an Marc, una panetteria nel cuore del paese – accanto al municipio – che si è rivelata un’ottima tappa per prelevare mini-panini all’olio ripieni di sobrasada o formaggio maò con cotto, cornetti salati imbottiti, pizzette farcite con pomodoro e acciughe o bianche con sale e olive…comodi da consumare in spiaggia!

Minorca

E sempre a Ferreries  6) Bar/Ristorante Vimpi per boccadillos (panini) a portar via e per delle squisite tapas (qualcuno dice siano le migliori dell’isola) sia esposte nelle vaschette a bancone, sia ordinabili al tavolo. Che gusto i panini spalmati di pomodoro con jamon iberico, le melanzane ripiene di pane e  i moscardini fritti!
Ed ecco che appena usciti da Ferreries in corrispondenza del piccolo polo commerciale si nota l’indicazione per 7) Hort de Sant Patrici. La strada va assolutamente imboccata: si giunge in una sorta di fattoria in cui è possibile degustare ed acquistare il formaggio di maò, olio e qualche bottiglia di vino locale. Hanno annesso alla struttura anche un elegante hotel rural (Ca Na Xini) creato combinando concetti di design e modernità con genuinità e natura.
Fuori da Ferreries e via qualche km in là ad Es Mercadal, bivio per le dorate spiagge del nord, da 8 ) Tast. Un posto che non ti aspetti: ambiente moderno e cucina creativa dietro la piazza principale di un paese che al moderno proprio non fa pensare. Il menu propone sia terra sia mare. Provati (e li consigliamo!) empanadillas di maò e sopressata, crocchette di pasta pizza al baccalà con immancabile cremina Aioli, piatti di carne alla griglia (costolette di agnello e filetto di vitello) serviti con patate croccanti e peperoni rossi scottati più in chiusura una superba millefoglie con crema di formaggio e frutti rossi. Il tutto innaffiato da una ben fatta sangria.

Ed è ora giunto il momento della caldereta de langosta – piatto forte minorchino – anche perchè da Es Mercadal si imbocca facilmente la via per Fornells sulla costa nord, un piccolo villaggio di pescatori particolarmente gettonato proprio per la degustazione di questa zuppa a base di aragosta locale e pomodori servita con crostini di pane. Uno dei posti più rinomati per degustarla è 9) Es Cranc. A noi però non è riuscito: la chiusura settimanale (mercoledì) ha giocato contro di noi! Occhio, il prezzo a persona per la caldereta è almeno 65€!

E così strada facendo la diagonale è finita e  siamo nei pressi di Mahon. L’offerta della capitale poco ci convince e così qualche chilometro più in là sul suggestivo fiordo che le fa da sfondo, sosta nel paesino Es Castell da 10) Vell Parrander sul porticciolo turustico per una verace e succulenta paella con frutti di mare freschi. Perchè se Fornells è il regno minorchino della caldereta, Es Castell lo è della paella…e si sente!

Citazione finale e a parte per il ristorante Cas Ferrer a Ciutadella. Si trova all’interno di una vecchia fucina e propone autentici piatti minorchini di carne e di pesce. In questo periodo il locale è chiuso: i proprietari sono impegnati nella finca a curar le produzioni che “alimentano” la cucina del ristorante (o almeno così recita il cartello sull’ingresso chiuso). Anche a sentir i racconti delle persone del posto ci è rimasta una gran curiosità per quanto propone questo locale, come ahinoi per la mancata caldereta de langosta!

Insomma a conti fatti la diagonale non è poi così lunga, circa 45km. Un auto a noleggio dunque e via ad “assaporare” Minorca…

* Immagini realizzate da Tavole Romane, pubblicate sotto una Licenza Creative Commons

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