Mangiare una autentica e tradizionale cucina romana senza fronzoli a Roma Est è possibile, da Ristoro. Un minuscolo locale dai pochi e contati coperti con una gestione giovane e appassionata. Ce ne parla in questo nuovo guest post Stefano Sbardella.
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Roma, come ogni grande città, garantisce l’accesso a qualunque tipo di cucina, regionale, etnica, biologica, macrobiotica, vegana o km zero. E’ però vero che, dopo tanto “girovagare” è anche bello farsi cullare dalla tradizione. Quando la voglia di cucina tipica romana prende, Roma risponde con trattorie eccellenti.
Il gotha della gastronomia romanesca è doverosamente segnalato da Tavole Romane (sapevatelo!)
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Locali fantastici, con una forte personalità ed una solida tradizione. Tutti fuori mano, però, almeno per gli autoctoni di Roma est. Con la lodevole eccezione dello spettacolare Mazzo, che tuttavia si allontana dai classici e intraprende il sentiero della rivisitazione.
Dove trovare un buon locale “di sintesi”, ovvero che offra cucina romana classica, senza l’obbligo di attraversare Roma? Mentre vagavo senza moto per Centocelle, cercando di rispondere a questo irrinunciabile quesito esistenziale, sono incappato in Ristoro, la mini trattoria più graziosa che ci sia.
Quando scrivo“mini” intendo: 14 coperti. Ma nonostante ciò, Ristoro è riuscito a farsi un nome nel quartiere grazie alla qualità dei piatti. Anche perché non è situato in una grande arteria stradale, tipo via dei Castani, o in un crocevia di popoli e culture, tipo Piazza dei Mirti. In finale, quando stai a via dei Faggi, o offri una buona cucina o sbaracchi.
Ecco, Ristoro offre buona cucina espressa con ingredienti genuini. Tanto basta per dargli una possibilità.
Da Ristoro, romanità verace
Un po’ di background. Ristoro è gestito da tre ragazzi giovani, volenterosi e simpatici, con esperienza pregressa in alcuni locali del centro. E già il fatto che abbiano mollato il centro per aprire un ristorante dalle parti mi…..cioè, in periferia, fa guadagnare loro dei punti.
Sensata e razionale anche la scelta di un locale piccolo, che si traduce in costi di gestione più bassi e maggiore controllo della sala, peraltro arredata in maniera classica, sobria e leggera.
La scelta dei primi è sorprendentemente ampia per un locale così piccino. Ovviamente presenti le tradizionalissime carbonare, arrabbiate, amatriciane, “cacie e pepe”…….o qualunque diavolo sia il plurale di cacio e pepe. Servite fumanti, saporite, in porzioni bastevoli e con dosi generose di guanciale croccante. Amatriciana e carbonara svettano quanto a sapore ed esecuzione a mio avviso, e si fissano nella mente e nel cuore. L’unica scelta che trovo solo parzialmente condivisibile è l’utilizzo di pasta fresca all’uovo (o acqua e farina). Buona ma che non rimane al dente come la classica grano duro.
Accanto ai sempre presenti classici, figurano i piatti del giorno, spesso nella forma di pasta ripiena condita con ingredienti freschi di stagione.
Non stupisce che anche i secondi siano strettamente legati alla tradizione: saltimbocca, tagliata e su ordinazione pure trippa e coratella. Tutti ampiamente promossi al mio personale esame gustativo.
Ristoro è pesce il martedì e il venerdì
Come già accennato, il locale è piccolo, la gente mormora e quindi il pesce c’è solo venerdì e martedì. Gli ospiti lo sanno e agiscono di conseguenza.
Fedeli alla loro impostazione di base, anche per il pesce i gestori di Ristoro seguono la stagionalità, adattando di continuo l’offerta a ciò che il pescato offre loro. Assolutamente da provare la frittura di paranza e i calamari, sia fritti sia alla griglia. Teneri, saporiti e succulenti. Tra l’altro, tutto viene fritto in padella. Lo so perché la cucina è a vista e ho buttato un occhio. Si vede che non avevano spazio per la friggitrice ma comunque fa molto vintage.
Ristoro è passione autentica
I ragazzi di Ristoro appaiono genuinamente appassionati al proprio lavoro. Per cui sono sempre presenti in sala per ogni evenienza o necessità dell’ospite. Se c’è qualunque dubbio o principio di incomprensione, arrivano prontamente al tavolo per chiarire. Un atteggiamento fondamentale per la sana gestione di un locale.
La passione traspare anche dalla cura con la quale scelgono le materie prime. Tutto ciò che è possibile fare in casa, è fatto in casa. Gli gnocchi, il salmone marinato, il pane e pure i dessert, che però a mio giudizio rappresentano la parte meno riuscita del menù, deludendo un po’ le aspettative. Per sintetizzare, i dolci sono gustosi ma non sono secondo me al livello del resto.
Qualche margine di miglioramento, o sano spunto di crescita, a mio avviso c’è, anche al netto della grande passione e preparazione dei gestori. Consiglierei una maggiore attenzione per i particolari, al fine di eliminare le sbavature nel servizio. Ad esempio, servire un’ottima grigliata di pesce con contorno di chips di patate completamente fredde non rende poi piena giustizia al risultato finale complessivo. Il pane fatto in casa è gradevole ma, ancora una volta, servito freddo ne viene penalizzata la fragranza.
Insomma piccole accortezze che a mio giudizio potrebbero contribuire ad aumentare ancor di più il rapporto felicità-prezzo per i clienti che transitano in questo gustoso angolo.
CREDITI IMMAGINI: STEFANO SBARDELLA PER TAVOLE ROMANE E PAGINA FACEBOOK RISTORO
Ristoro
Aperto mar-ven 12:30-15:00 e 19:30-22:30, sab solo a cena, dom solo a pranzo
25€ pp, 40€ pesce
06 2440 0492
Via dei Faggi 47/A, Roma
Ristoro
Via dei Faggi, 47/A, 00172 Roma RM