Primo qbpost genere ricette! E a far da apripista gli spaghetti all’amatriciana. Ma non una amatriciana qualsiasi, the original (ci piace pensare sia così, tanto ci appaga!), o meglio quella verso cui ci ha instradato il banco-formaggi di Amatrice del Farmer’s Market Garbatella. Verso il genere “mai più senza“, ossia mai più senza una scorta di pecorino di Amatrice (badate bene, di Amatrice e non uno qualsiasi…in questo periodo poi, visti i recenti e tristi eventi, è pure di particolare aiuto) e di un pezzo di guanciale per una amatriciana di emergenza che rimette in ordine tante cose anche in giornate complicate.
Ecco se siete state ligi e avete seguito i nostri consigli di acquisto per il weekend, sarete anche voi pecorino-guanciale-pomodori muniti. Se ci mettete poi che – bene o male – un pacco di spaghetti in certe case di addicted non manca mai, questo piatto può diventare un motivante traguardo già oggi, per il pranzo o per la cena. Se tuttavia non avete tutto il necessario, ma vi è irrimediabilmente venuta voglia, provate a reperire il necessario in qualche bottega ben fornita. Seguite tutto alla lettera e vedrete che risultato!
Dosi per 4 persone
500 gr di spaghetti
125 gr di guanciale
1 cucchiaio di olio di oliva extravergine
un goccio di vino bianco secco
6 o 7 pomodori San Marzano o 400 gr di pomodori pelati
un pezzetto di peperoncino
150 gr di pecorino grattugiato di Amatrice (meno sapido rispetto a quello romano)
sale q.b.
Procedimento
Mettete in una padella, preferibilmente di ferro, l’olio, il peperoncino e il guanciale tagliato a listarelle verticali. Importante la forma a listarelle: pro giusta distribuzione della parte grassa e della parte magra, per l’armonia complessiva del boccone quando poi il guanciale finisce sotto i denti.
Rosolate a fuoco vivo, aggiungete il vino e togliete dalla padella il guanciale. Lasciate sgocciolare bene e tenetelo da parte possibilmente in caldo per evitare che diventi troppo secco e salato. Risulterà oltretutto più morbido e saporito.
Unite i pomodori tagliati a filetti e ripuliti dai semi (meglio sbollentarli prima così potrete togliere facilmente anche la pelle).
Aggiustate di sale e mescolate ben bene sul fuoco per qualche minuto. A questo punto togliete il peperoncino, aggiungete il guanciale tenuto in caldo e date una bella rigirata.
Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela (a noi piace al dente), mettetela in una terrina e aggiungete, mescolando, il pecorino grattugiato che prenderà a sciogliersi. Aspettate qualche secondo e versate la salsa. Rigirate ancora e impiattate, spolverando con ulteriore pecorino. A noi piace aggiungere in cima anche qualche pezzetto di guanciale tenuto da parte da quello che finisce nel sugo.
Buona amatriciana!
Mi perplime solo il cucchiaio d’olio.
Sperimentato! È giusto e sufficiente…il guanciale rilascia poi una bella parte grassa. Il cucchiaio d’olio serve per sporcare la padella!
Ecco appunto, dovrebbe essere solo il guanciale a produrre “olio”…
Ma vabbè, proverò 😉
Si anche noi di solito facciamo senza…ma su questa versione seguiamo tutto alla lettera! Facci sapere…