Il Ristorante Pupina se ne sta nascosto da tempo in una delle vie che da piazza Cavour si srotolano in Prati e che contribuiscono a formare quel reticolo di strade parallele e perpendicolari che caratterizzano il quartiere.
Il locale è grazioso e curato e ha un solo ingresso a vetri su strada. Un unico ambiente – di forma rettangolare e con alti soffitti – ospita circa 30 coperti, a nostro avviso eccessivamente ravvicinati. Sul fondo un piccolo bancone e uno scaffale con macchina del caffè e bottiglie di vino a vista. I toni e i colori dell’ambiente vanno dal bianco al grigio passando per un caldo rosso ciliegia: pavimenti in parquet “bianco-metallico”, tavolini in vetro con gambe in legno dipinte di grigio, sedie e lampadari bianchi, pareti che nascono grigie (a richiamar i tavoli) e dopo un metro circa ricordano la neve. Il rosso si intromette invece nei cuscini delle sedie, nelle cornici degli specchi a parete e nelle simpatiche tovagliette “sottovetro” sulla superficie dei tavolini. Due lavagne a muro – una a destra e una a sinistra – recitano i piatti del giorno. Tutto appare in ordine: si respira un’aria informale e rilassata.
L’offerta – all’insegna di sapori e profumi mediterranei – è caratterizzata dai piatti unici: carni o portate vegetariane con contorni verdi e di ortaggi. Preparano anche primi e alla carta sono disponibili sfiziose insalate condite con svariati ingredienti. Nella nostra sosta abbiamo pescato tra i protagonisti del giorno: una bruschetta pomodoro e basilico – per iniziare – dal pane fragrante, saporite pennette con zucchine, speck e pomodorini, piatti unici di tagliata di manzo e bocconcini di pollo al limone (carni cotte al punto giusto) entrambi accompagnati da insalatina verde con salsa di senape e croccanti patate arrosto al rosmarino. Destavano curiosità – tra i piatti del giorno – anche la crema di zucchine servita con crostini, gli gnocchetti fatti in casa con pesto di pomodorini secchi e il piatto unico con gattò di patate: facevano capolino dai tavolini vicini e avevano un ottimo aspetto. Disponibile alla carta anche qualche dessert che però non abbiamo provato. Con il caffè offrono un biscottino al burro.
Il servizio in sala è cortese, rapido e riesce a mettere subito a proprio agio. Certo abbiamo sostato di sabato a pranzo – quando il quartiere praticamente si svuota – e i coperti occupati erano circa metà: andrebbe sperimentato anche a sala piena.
Ci siamo stati solo una volta, ma è bastata per un giudizio positivo. Intendiamoci non parliamo di un’offerta fuori dal comune, ma in un quartiere come Prati – pieno di locali tutti uguali e tutti orientati a sfamare i tanti professionisti che qui lavorano – l’ambiente, la freschezza delle materie prime, l’interessante  risultato delle preparazioni ne fanno un indirizzo valido per una sosta di qualità a pranzo o a cena.
Un ringraziamento finale al nostro amico Pier – estimatore di Pupina – che ce lo ha consigliato e fatto conoscere e un saluto speciale a un ospite d’eccezione (noto a tutti in zona) che ci ha allietato la sosta con la sua “chiacchiera”.

Le nostre pagelle:

  • Ospitalità 7
  • Ambiente 6,5
  • Mescita 6
  • Cibo 6,5
    • Antipasti 6
    • Primi 6,5
    • Secondi 7 
    • Contorni 6,5
    • Dessert non provato
    • Pane 6

Prezzo:

  • Pasto: 20€

In breve:
♥ Piatto unico che passione!

Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.pupina.it/
Indirizzo: via Marianna Dionigi 37, 00193 Roma (come arrivare)
Orario: aperto a pranzo e a cena (chiuso la domenica)
Tel. 06.3223338

* Immagini realizzate da Tavole Romane, pubblicate sotto una Licenza Creative Commons 

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