Aggiornamento del precedente articolo che consigliamo di leggere per una vista d’insieme su questa Tavola e per le informazioni pratiche.

Ormai la voce si è sparsa: i clienti abituali e chi bazzica nel settore già sanno. D’altronde Bonci fa notizia e le notizie su di lui vanno veloci…

“questa pizza con impasto nuovo, misto cereali, enkir e farro è superiore ai ricordi e alle aspettative” – “Ho assaggiato e mi sono messa in ascolto… ed è stata una sinfonia!!” (Daniela Senza Panna)

“La meta era il rinnovato Pizzarium di Gabriele Bonci […] l’indirizzo della più buona pizza al taglio del pianeta e degli altri universi limitrofi” (S. Bonilli)

“Ok, lo ammetto merita. Meritava andare fino là, meritava pagare quel prezzo” (Ma che ti sei mangiato?)

“pizze dall’impasto inimitabile (ormai un 100% farro) con condimenti che mi hanno elevato ad indefinibili vette di piacere” (Lorenzo Linguini)

Cosa c’è di nuovo?

Dopo aver chiuso le saracinesche per diverse settimane, praticamente un mese fa (era l’8 febbraio e Katie Parla puntalmente ne parlava) Pizzarium ha riaperto i battenti con somma gioia di tutti gli affezionati.
Perchè aveva chiuso? La pizza è sempre la stessa? Cosa ha fatto Bonci nel frattempo?…ecco si ora rispondiamo a tutto! O almeno ci proviamo.
Nel periodo di chiusura gli interni di Pizzarium – sia lo spazio vendita sia la cucina  sul retro – si sono “rifatti il look”: il bancone si è spostato sul fondo; la cassa è finita su un angolo dedicato a sinistra (entrando) proprio di fronte alla colonna frigo, che “confina” a sua volta con dei ripiani affollati da tovaglioli e bicchieri di carta, lavagnetta prezzi più le farine del Mulino Marino da comprare (sono le stesse con cui viene preparata la pizza); l’espositore del pane – uno scaffale appeso in alto a parete – è sistemato ora accanto all’ingresso della cucina; i forni, progettati dallo stesso Bonci, si sono rinnovati per l’occasione. Anche i colori sono cambiati: ora è il grigio il padrone! A dirla tutta abbiamo notato che all’interno stanno ancora ultimando alcuni dettagli dell’allestimento e al prossimo giro troveremo probabilmente altre novità. Fuori invece vetrina e insegna sono rimaste fedeli al passato.
Veniamo alla pizza. Se possibile è ancora più “ammaliante” di prima! Pasta e combinazioni stregano chi la mangia: la prima per livello di fragranza, profumo e digeribilità, le seconde per rinnovate vesti che continuano a unire, con giusta fantasia, materie ricercate e di qualità. Insomma un percorso quello di Bonci che stupisce col passare del tempo. Erano stati lungimiranti gli Americani di Vogue a soprannominarlo nel 2008 il Michelangelo dei pizzaioli!
Diverse le nuove versioni che ci è capitato di provare nell’ultimo passaggio all’ora di pranzo, quando la fila era tale da ricordare quella che abitualmente si forma da quelle parti per ammirare la Cappella Sistina!
I protagonisti restano sempre ortaggi e verdure bio, uniti a prodotti caseari stagionati e freschi e a salumi in cui non mancano “omaggi” alla lazialità. Non staremo qui a dilungarci con gli elenchi delle pizze che escono a ripetizione (suggeriamo di dare un’occhiata al post di Viaggiatore Gourmet), vi invitiamo piuttosto a indovinare gli ingredienti delle ultime foto scattate…

E mentre il locale si rimetteva a nuovo Bonci faceva naturalmente parlare di se, ora come “direttore lavori”, ora per le apparizioni televisive dalla Clerici, ora come maestro nei corsi di Tricolore (qui i racconti e immagini di alcune delle “allieve” illustri: Kitty’s ed Elizabeth Minchilli in inglese).
Ma per nostra fortuna è tornato anche ad essere “Re” dietro i forni di Pizzarium. Chissà a quando un locale con qualche comodo posto a sedere all’interno per poter indugiare con calma e saziare oltre che il gusto anche la vista con le “opere d’arte” che riempiono l’aria.
Grazie Gabriele…

Pagelle e prezzo:

Per consultarli seguite questo link al precedente articolo. Segnaliamo diverse variazioni rispetto all’ultima visita specie sui prezzi: sbirciate la lavagnetta qui sotto e ne avrete subito un’idea…

Immagine dell’esterno da Viaggiatore Gourmet alias Altissimo Ceto.
Altre immagini realizzate da Tavole Romane, pubblicate sotto una
Licenza Creative Commons

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