Abbiamo avuto l’onore e il piacere di scrivere un post tutto dedicato alla pizza al taglio romana su NileGuide, rinomato sito dedicato ai viaggiatori che copre quasi tutte le aree turistiche mondiali. Grazie ad Erica per l’invito! 
Immergetevi in questo “circuito della pizza” nella versione in inglese A Slice of Rome: Pizza al Taglio o qui sotto in quella in italiano…

Se è vero che quando si parla di pizza tonda si pensa a Napoli, è altrettanto vero che quando si pensa alla pizza a taglio si parla di Roma!
Cibo da strada romano “mordi e fuggi” per eccellenza…
Una delle vere anime gastronomiche della Capitale…
Scacciapensieri incontrastato che tanti pranzi e cene risolve…
…questi sono i ruoli “da protagonista” che negli anni – anzi decenni – la pizza a taglio interpreta a Roma.

E pensare che sono più di 1.500 i posti che ogni giorno in territorio romano realizzano pizza a taglio, in modo più o meno riuscito. Alla teglia o alla pala, con lievito  madre o “parenti”, con materie prime tradizionali o bio,  semplici o con combinazioni creative di ingredienti. Per non parlare delle farine. Insomma ogni locale – forno, tavola calda, punto kebab  o pura pizzeria all’italiana che sia – crea la pizza a taglio alla propria maniera. Ciò che li accomuna è la formula “a peso” con cui è venduta.
Seguiteci dunque in questo nostro breve  e selezionato itinerario romano alla scoperta di qualche “maniera”. Per ogni indirizzo riportiamo alcuni dei prodotti che preferiamo.

Si parte da molto lontano (in alcuni casi da fine 1800!) con i tradizionali forni: qui la pizza è classica bianca o rossa e profuma di pane da decenni. In centro storico al 1) Forno di Campo de’ Fiori e all’2) Antico Forno Roscioli. Segue in zona nord a Ponte Milvio 3) Il Gianfornaio.  

Si prosegue con i radicati e genuini indirizzi di quartiere rimasti una certezza negli anni:  4) Angelo e Simonetta (Iezzi) a Nomentana campioni incontrastati della pizza negli anni ’90 e che hanno saputo nel tempo preservare sia il livello di qualità e fragranza della pasta sia le eclettiche combinazioni di ingredienti (due pizze su tutte la margherita con bufala fresca e la versione crema di zucca, provola e pancetta); 5) Pizzeria Italia a Piazza Fiume (Corso d’Italia 103) a firma Amicone, per una sosta tutta “margherita tradizionale” con mozzarella perfettamente fusa; 6) Pizza Luigi in zona Ostiense con i suoi 50 tipi di pizze tra cui spiccano, oltre alle tradizionali, la bianca prosciutto e fichi e la dolce con nutella e pinoli.

Si fa poi un insolito passaggio in un indirizzo “franchising” 7) Alice Pizza Point: 7 sedi tra cui una nel centro commerciale di Porta di Roma, che riescono a tirar fuori da un’offerta in serie un prodotto di qualità per impasto e ingredienti (spiccano le combinazioni verdure e formaggi).

Si chiude il giro con gli arrivi degli ultimi anni sul palcoscenico romano: 8 ) Pizza Zazà in pieno centro storico a piazza Sant’Eustachio (vicino al caffè probabilmente più famoso di Roma) con lievitazione lunga e ingredienti freschi e biologici; 9) 00100 a Testaccio per una pizza dai sapori “forti” e per gli originali trapizzini  – triangoli di pizza bianca – farciti a scelta con condimenti romani (superbi con sugo di coda o polpette!); e infine non poteva mancare nel nostro circuito il “Michelangelo dei pizzaioli” (Vogue) Gabriele Bonci, personaggio esuberante ed emblema della romanità, con il suo 10) Pizzarium vicino alla fermata Cipro-Musei Vaticani della Metro A. Tanto se n’è detto e scritto (recentemente soprattutto per i suoi corsi su pane e pizza da Tricolore) ma più di ogni cosa “parla” la sua pizza, all’insegna  del lievito madre e di prodotti laziali di qualità abbinati in modo creativo, nella piccola bottega che dopo la ristrutturazione riaprirà a breve.

E ora fate il vostro giro “a taglio” e diteci la vostra!

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