Fernanda non è certo un indirizzo nuovo per noi. Anzi piuttosto un “vecchio” amico, diciamo così. Un punto di riferimento in cui negli anni ci siamo consapevolmente rifugiati.
Abbiamo praticamente visto lo staff “crescere” nella piccola location di via Rolli. Abbiamo visto spuntare i coperti su marciapiede. Abbiamo osservato la gente aumentare ai loro tavoli. Abbiamo con una certa soddisfazione rimirato i tanti addetti al settore che nel tempo si sono avvicinati e ne hanno parlato.
Vi domanderete allora perché un nuovo articolo. Si vero, chi conosce a mena dito il nostro modo di “narrare” sa che siamo soliti farlo con aggiornamenti lì dove è chiamato in causa un “veterano”, un già provato e approvato.
Si è aperto un nuovo capitolo per Fernanda e dunque ci sembrava giusto dedicargli un spazio più appropriato.
Nuova sede e con essa un rinnovato menu, che in tutta onestà ci sussurra l’avvio di un nuovo corso: un’offerta che sembra osare un po’ di più e – secondo noi- con lodevoli risultati.
Ma andiamo con ordine, lo spazio innanzitutto. Il nuovo indirizzo è giusto qualche strada in là rispetto al vecchio, a poche decine di metri: in una strada chiusa imboccabile necessariamente da viale Trastevere. Oneri e onori dunque: meno traffico, ridotta confusione ma anche minor passaggio. Ma forse, anzi sicuramente a giudicar dalla sala piena quando ci siamo affacciati, quello della visibilità non è un tema. D’altronde la fama aiuta e chi cerca, inevitabilmente trova… Che dire dell’interno piuttosto: di classe, sobrio e soprattutto (per fortuna!) non omologato ai tanti locali tutti uguali che sono spuntati negli ultimi anni in città. Su due livelli e tutto nello stesso ambiente; un piano terra con annesso bancone centrale e uno sopraelevato con diversi posti a sedere oltre che visuale diretta sulla cucina a vista. Toni legno, beige e marrone: menzione speciale per lampadari e tavolini che abbiamo particolarmente gradito. Tutto visibile dalle diverse vetrine su strada, forse anche troppo per i nostri gusti. A proposito, occhio non c’è ancora insegna, ma del resto si distingue comunque. Ops stavamo per dimenticare..hanno ahinoi perso, rispetto alla vecchia ambientazione, i posti all’aperto.
L’esperienza a tavola ha superato le aspettative. Non tanto per la qualità dell’offerta nota e stranota, quanto per la resa degli accostamenti a menu e la cura delle preparazioni oltre che l’estetica finale. Menzione speciale per le cromie! E’ evidente che il 33enne chef Davide Del Duca sia in un ottimo momento di forma e gli auguriamo di continuare a rimanere sintonizzato su queste lunghezze d’onda.
Abbiamo pescato dalla carta ed ecco il percorso…
Pani e 3 amouse bouche: strepitosi i grissini, le ostriche e le finte ciliegie tanto che gli perdoniamo una non perfetta cottura dei panini
Anatra, cipollotto, nocciola e nespole all’aceto di visciole
Crudo di gamberi, salsa di conchiglie, grano arso e agretti
L’immancabile Amatriciana “del Duca”
Piatto della serata: Spaghetti “Benedetto Cavalieri” melanzana bruciata, scampi e pistacchi
Zuppetta di melone, latta di capra, orzo e caffè. Un consiglio se possiamo permetterci: il piatto in cui è servito non agevola la consumazione…
Goloso pre-dessert (col gelato ci sa davvero fare!) e piccola pasticceria finale.
Il servizio nel tempo era già migliorato e anche in questa nuova configurazione non è da meno, anzi. Fluidifica la serata, presente ma non invadente, veloce quanto basta.
Insomma ci piace pensare che la gestione Fernanda abbia puntato verso un nuovo corso e nuovi stimoli. E noi che siamo fautori di nuove sfide non possiamo che rallegrarcene e augurargli anche annessi e connessi traguardi.
Le nostre pagelle:
- Ospitalità 7,5
- Ambiente 8
- Cibo: 8,5
Prezzo:
Pasto: 40€ (possibili menu degustazione, per tutto il tavolo, da 38€ 45€ o 59€)
Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.osteriafernanda.com/
Indirizzo: via del Monte Crescenzo 18, 00152 Roma
Orario: chiuso la domenica (pranzo: lun – ven 12.30 – 15.00; cena: Lun – Sab 19.30 – 24:00)
Tel. 347.4459593