E’ successo: dopo ripetuti annunci e smentite il mercato testaccino, il mercato rionale per eccellenza a Roma, ha traslocato.
Da Piazza Testaccio a via Galvani, di fianco al Monte de’ Cocci; dal cuore del quartiere a quel fazzoletto di terra che ha dato vita a fine ‘800 agli antenati della moderna cucina del quinto quarto e che ancor prima aveva iniziato coccio su coccio a stratificare secoli di storia. E così si sono abbassate le serrande dei vecchi – e diciamolo malandati – stall (anche Carmelo tomato expert che nei primissimi giorni aveva stoicamente resistito ha ormai chiuso i battenti) e il 2 luglio si sono alzate quelle della nuova struttura.

Vorremmo dire “nuova di zecca” ma se nuova possiamo dirlo, di zecca meno visto che – quasi pronta per la causa da un po’ – ha dovuto subire manutenzione ancor prima di aprire. Per intenderci ci pioveva dentro…
Ma scrutiamo da vicino questa nuova creatura.
Chi ci segue sarà già inciampato – tra Facebook e Twitter – in commenti in materia. Affezionati si a Piazza Testaccio e al suo quasi centenario mercato, ma favorevoli al cambiamento ops al trasloco:  il livello d’igiene ormai era al limite della decenza, lo svecchiamento necessario. Ma il cambiamento non sta solo nella variazione di indirizzo…
Circa 100 strutture bianche da 20mq veri – per un totale di 5.000mq di cui 2.000 per servizi pubblici – ospitano gli esercizi correndo da via Franklin a via Zabaglia e ancora da via Galvani a via Volta. Le pannellature traforate a tetto e i corridoi di apertura sui quattro lati rendono gradevole – anche in questi giorni di afa – la temperatura all’interno; le “lingue” illuminate di sera poste tra una struttura e l’altra ne ravvivano l’estetica esterna, che nell’insieme ci lascia comunque un po’ perplessi. L’intero complesso si autosostiene dal punto di vista energetico per come è stato progettatto; mentre acqua corrente, servizi programmati di pulizia, la presenza di bagni and so on lo rendono sicuramente più igienico e vivibile.
E così tra un corridoio e l’altro, una struttura e l’altra pure i vecchi esercizi si sono sistemati. Procedendo da via Volta verso via Franklin si inciampa man mano in calzature,  abbigliamento, arredi (no food per intenderci)…

…nei nostri amici di 20MQ DESIGN&DERIVATI che finalmente dispongono dello spazio da cui è nato il nome…

…e a seguire il cuore del mercato: frutta e verdura più pane-pizza, carne a destra e pesce a sinistra.

 

Un buon 20% di stall ha però ancora le serrande abbassate: “per non molto” dicono lì in giro.

In fondo poi – raso raso via Franklin –  per finire due belle novità, si quelle talmente belle che ti auguri ne diventi pieno il mercato.
Due punti ristoro: uno salato, “Mordi e Vai” il nome, dove ti imbottiscono per 3€ un panino fresco con trippa alla romana, bollito o ancora verdure, pollo e quello che il giorno passa…

…e uno dolce devoto alla Sicilia con brioche, granite, cannoli (rigorosamente riempiti al momento) e cassatine.

Peccato non poter gioire invece per le presenze che insistono già da un po’ (ben prima dell’apertura del mercato) sul lato di via Galvani: la steak house di una catena americana e un fusion asiatico proprio non rendono giustizia all’anima culinaria di questo quartiere. Sogniamo però che prima o poi qualche ruspante osteria/trattoria alimentata dalle materie del mercato renda onore alle origini.

Ma torniamo alle informazioni di servizio: non sfugga che con lo spostamento l’orario di apertura si è allungato di un’ora (fino alle 15:00) e si stanno accordando per un paio di pomeridiani fino alle 19:00…chissà forse in autunno! Hanno anche predisposto un parcheggio sotterraneo per 270 posti auto, ma dal canto nostro speriamo vivamente venga fatta qualche variazione alle linee di trasporto pubblico così da disincentivare l’uso-macchina e rendere più agevole il raggiungimento del mercato con i mezzi pubblici. Anche per chi arrivava facilmente al vecchio mercato: 500 metri non sono pochi con le borse della spesa! E ancora:  ha fatto capolino un’area archeologica (7.000 mq di superficie scavata) che in parte sarà resa visitabile nei prossimi anni. Qualche scavo si intravede dall’ombellico del mercato.

Insomma secondo noi tutto sommato il Nuovo Mercato si presta a dare nuovo impulso all’area che altrimenti avrebbe rischiato una inesorabile decadenza, forse fagocitata anche dal non lontano Eataly: non resta che sperare da ghiotti incalliti che gli venga voglia di imitare i cugini italiani (Firenze docet!) e internazionali (Stoccolma pure!) e che pulluli col tempo di tanti altri “Mordi e Vai” e Pasticcerie.

Altri post che consigliamo:
Katiparla “A visit to the Nuovo Mercato di Testaccio
Gina Tringali “Nuovo Mercato di Testaccio & Mordi e Vai (Tripe Sandwiches)

Mercato di Testaccio (informazioni pratiche)

come arrivare (mappa)
Orari: dal lunedì al sabato 6:00 – 15:00
Mezzi pubblici: metro B e Tram 3 Piramide (circa 800m); bus 719, 83, 673, 23, 30, 75, 280

Immagini: Tavole Romane