Di fianco al celebre mercato alimentare di San Giovanni di Dio nasce e scende giù rapida – verso le mura di Villa Pamphili – via Ozanam, una via trafficata su cui si accalcano condomini ma anche tante botteghe e locali di quartiere. Qui – quasi all’inzio della via, poco dopo il confine con il mercato – si accendono da circa un decennio le vetrate di questa pizzeria e la sua simpatica insegna, che oltre al nome del locale reca una gatta satolla in posizione supina con una vistosa pancia. Varcata la soglia si entra in un piccolo disimpegno…poi di nuovo una porta ed eccoci nel primo locale con qualche coperto e forno a legna sul fondo. Superato questo spazio (sulla destra – passando – sfilano i dolci fatti in casa) si accede all’ambiente principale e a seguire ad un altro locale più piccolo, aggiunto nel tempo. I toni: cotto nei pavimenti, giallo pallido sui muri, legno scuro in sedie, tavoli e porte, e verde dominante nelle tovaglie a quadri. Tutt’intorno – su pareti e scaffali – quadretti o statuine raffiguranti gatti, gatti…solo gatti! Sembra di essere nel backstage della fase creativa di qualche quadro della nostra amata Novella Parigini. L’ambiente è senza dubbio caldo e accogliente, ma riesce a raggiungere picchi di rumorisità che inibiscono le conversazioni. Possibile che in così tanti anni non siano riusciti a fare nulla per evitarlo? Qualche tavolo all’esterno sul marcipiede consente di accomodarsi all’aperto nella bella stagione.
L’offerta è incentrata su antipasti…fritti, bruschette o altri sfizi come sformatini, salumi e scamorze variamente “vestite”…e sulla vera protagonista la pizza in versione tradizionale, ma anche condita con abbinamenti creativi su base rossa o bianca, o in formato ripieno stile calzone. Lievitazione lenta, cura nella scelta delle materie prime e nella cottura: il risultato è una pregevole e gustosa pizza, di spicco nel panorama romano. Una nota negativa va alle dimensioni del disco: una volta usciva dal piatto, ora si è rimpicciolito e si lascia notare il giro bianco (del piatto) intorno alla pizza. In offerta anche qualche primo piatto, insalate, secondi di carne, contorni e…dessert “recitati” su carta separata. Oltre che tra le portate alla carta si può scegliere tra i piatti del giorno (realizzati perlopiù con ingredienti di stagione) scritti sulle due lavagnette in sala. E’ sempre un piacere leggerle!
E veniamo al servizio: la parola giusta per definirlo – secondo noi – è “discontinuo”…da serata a serata…da persona a persona. Si riesce a passare da un trattamento gentile, cordiale ed efficiente…ad uno impersonale, svogliato e disattento. C’è da sperare di essere capitati nella serata e col cameriere giusti. Consigliamo di prenotare.
Sono passati diversi anni da quando abbiamo iniziato a frequentare La Gatta Mangiona: all’epoca una vera “perla” abile a portare in tavola una pasta-pizza alta e soffice, rara nella capitale come rare erano le combinazioni degli ingredienti. Oggi la concorrenza – anche nel quartiere stesso – è riuscita a fare (almeno a nostro gusto) anche meglio…se si pensa ad esempio alla Fucina poche vie più in là. E se da un lato alla Gatta va il merito di essere rimasta un riferimento in fatto di qualità della pizza sfornata…dall’altro non riusciamo a riconoscerle sforzi di ricerca e rinnovamento nell’offerta.
Un pensiero speciale va a Lorenzo “Linguini”…che aspettava già da un po’ il nostro racconto sulla Gatta!
Le nostre pagelle:
- Ospitalità 5,5
- Ambiente 6
- Mescita 7,5
- Antipasti 6,5 (supplì tradizionale 6)
- Pizza 7,5
- Dessert 6,5
Prezzo:
- Pasto: 20€ (margherita 8,50€, pizze non tradizionali 10€-12€, supplì 2€-4€, dolci 4,50€-6€)
In Breve:
♥ Gatta Mangiona…Gatta Panciona!
Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.lagattamangiona.com/
Indirizzo: via Ozanam 30, 00152 Roma (come arrivare)
Orario: 19:45-23:30 (chiuso il lunedì)
Tel. 06.5346702
…dalla nostra esperienza:
Era un po’ che non tornavamo.
Il locale non era affollatissimo come ci era capitato di constatare una delle ultime volte. Delusione per il supplì tradizionale e per le dimensioni della pizza, ma grossa soddisfazione per la sua bontà e consueta digeribilità dell’impasto.
La visita si riferisce a domenica 10 ottobre 2010.
Citazioni dalla cucina:
Antipasti: la passione per i fritti ha preso il sopravvento a favore di un supplì tradizionale e di uno ai frutti di mare, “pescato” dalla lavagnetta. Quest’ultimo nettamente superiore al primo per armonia degli ingredienti e panatura. Consigliamo di assaggiare – sulla scia dei ricordi passati – i calzoncelli, interessanti fagottini di pasta ripieni di verdure o di affettati e mozzarella. Uno dei nostri preferiti: il calzoncello con verdura ripassata, uvetta, pinoli e acciughe. Dalla lavagnetta spuntavano anche – tra gli antipasti – il supplì alla carbonara senza burro, la crocchetta di patate e baccalà con porro e scorze di limone più la bruschetta burrata e alici.
– supplì tradizionale* –
– supplì ai frutti di mare* –
Pizze: siamo tornati sulla margherita con bufala e su una base bianca con patate, cotto, stracchino e mozzarella. Entrambe ben cotte, fragranti, profumate, saporite al punto giusto. Sulla margherita c’era un’improbabile spruzzata di origano che non abbiamo gradito mentre è a menu per la margherita della Gatta (pomodoro, fiordilatte, origano e parmigiano). Sempre dalle memorie passate affiora il ricordo della pizza bianca con stracchino e speck che consigliamo vivamente. In lavagnetta – per la serata – c’erano la pizza dello zio con bufala e alici e la pizza d’autunno con taleggio, castagne, lamelle di porcini e riduzione di mirtilli. E’ possibile verificare le pizze del giorno – prima ancora di recarsi sul posto – tramite il sito web a cui va un elogio visto il buon livello di aggiornamento e la presenza di tutto il menu con prezzi.
– pizza Margherita con bufala* –
– pizza patate, cotto e stracchino* –
Dessert: nell’ultima visita – sazi di antipasti e pizza – non abbiamo chiuso con i dolci. Consigliamo però la provata e riprovata (in passato) crema di mascarpone con moscato di pantelleria su letto di amaretti sbriciolati o le ottime crostate di marmellata fatte in casa.
Buona birra alla spina disponibile in 2 versioni, chiara e rossa. Al momento della nostra visita disponibile solo il formato 0,3cl (4€). Ampia carta per le birre artigianali in bottiglia e per i distillati. Apprezzabili abbinamenti – suggeriti alla carta – vini e pizze.
La Gatta merita più di una menzione, intanto è stata forse la prima a Roma a cambiare la qualità dell’offerta pizza e poi per la costanza della qualità nel tempo.
Complimenti!!!
(Lorenzo è nominato anche qui!!! incredibile!)
🙂
Io sono ovunque si parli da magna daniela…rassegnati XD
Abbracci! 🙂
Tavole finalmente l’articolo che aspettavo, manco da tanto tempo alla gatta ed era uno dei miei approdi pizzettari pediletti in città, in particolare per l’impasto. Mi lascia perplesso la scelta di ridurre le dimensioni, ma si sa ormai è molto chic ovnque anche nella ristorazione XD
Nel complesso cmq sembra che la qualità non sia tanto calata, mi dispiace però per il servizio che nel mio caso (forse fortunato) è stato sempre ineccepibile nel corso della cena.
Tornerò quanto prima a provarla, le vostre rece mi stimolano l’appetito e poi quella pizza d’autunno tira decisamente! 🙂
Alla prosima tavola mitici!
-Lorenzo-
Ciao,
lo scorso Sabato ho deciso di prenotare (lo faccio sempre) per provare questa pizzeria in zona.
L’interno del locale è molo recente, evidentemente è stato ristrutturato da poco. Devo dire che a differenza di quanto scritto nella recensione non ho trovato affatto rumoroso il locale anche se pieno, credo che sia questione di presenze in quel momento !:) Anche il servizio è stato veloce, anche questo credo dipenda molto dall’orario.
Ho preso la pizza con patate, cotto e stracchino, molto buona, la consiglio a tutti !!! Consiglio di provare anche i frittini e “radicchio e provola”.
Il giudizio complessivo per me è molto buono, sicuramente ci tornerò.
Marco