E’ la prima volta che inauguriamo – a nostra memoria – un nuovo anno con un fuori-Roma: il protagonista in questione è Il Tino. E che magari sia di buon auspicio per le realtà di provincia, che seguano il passo del fermento culinario che si respira in città per farci gioire anche al mare o nella campagna romana.
Sono peraltro trascorse alcune settimane da quando ne abbiamo goduto, basta rimandare ci siam detti! Il menu rischierebbe di essere già al secondo cambio, visto che segue le stagioni e un giro già lo ha fatto.
Ma veniamo al Tino appunto.
Una realtà non recentissima ma che ahinoi non avevamo ancora esplorato. Poi su spinta di un assaggio di kebab di tonno all’ultima edizione di TasteofRoma, su passaparola di @senza_panna e di @fdecesareviola ci siamo decisi.
E’ speciale – non c’è altro termine – quello che lo chef Daniele Usai e il sommelier Claudio Bronzi (soci nell’impresa) sono riusciti a mettere in piedi nel tempo in una delle tante vie informali di Ostia Lido.
Insegna riconoscibile su strada, entri e subito sei proiettato in un’atmosfera sobria e accogliente, raffinata e al tempo stesso avvolgente.
Un disimpegno, una piccola saletta a destra e poi qualche scalino verso uno spazio più grande ma che comunque ospita un numero limitato di coperti. Una parete a mattoncini chiari sul fondo delimita l’ambiente e circoscrive i toni eleganti del posto. Le apparecchiature sono di bianco vestite ed essenziali. Come più ci piacciono.
Terminato il breve viaggio di ingresso inizia quello sul menu, tutt’altro che compresso per varietà di ingredienti trattati, fantasia di combinazioni create e varietà di sensi stimolati solo alla lettura. E poi l’assaggio non deluderà le aspettative, lo anticipiamo. Anzi…
Questo il nostro percorso, oltretutto liberamente scelto – senza restrizioni che pensavamo riguardassero i piatti più costosi – tramite formula menu degustazione.
E oltre il gusto ecco che, parlando per metafore che ben rendono…
…gode l’olfatto – Insalata di polpo affumicato e patate.
…gioisce la vista per colori di piatto e contenuto – Risotto cremolato agli scampi.
…scatta l’udito, senti “campane” – Tagliolino al doppio rosso con tartufo bianco di Acqualagna.
…fanno capriole le papille, è il gusto che tiene ancora banco – Astice all’umeboshi, finferli e verbena.
… parte direttamente il sesto senso – Quaglia, zucca, indivia e nocciola.
Pane e nutella e Castagne, meringhe all’alloro e vaniglia. Insorge il tatto (il cremino di pre-dessert lo aveva già stimolato!) perché vorresti mangiare tutto con le mani, anche se a dire il vero i dolci ci hanno convinto leggermente meno del resto.
Citazione speciale per il servizio.
Il servizio è Claudio Bronzi di fatto, che fa da padrone di casa, sofisticato mattatore e sommelier. Ci sa fare è indiscusso e contribuisce al tono della sosta.
Ottima selezione di vini e sapienti i consigli per gli abbinamenti. Ma che Claudio ci avesse conquistato, lo avete già capito alle righe precedenti.
[AGGIUNTA DEL 26 GENNAIO]
Coincidenza ha voluto che lo stesso giorno della pubblicazione di questo post – qualche ora prima a onor del vero – ha scritto de Il Tino anche l’amica Daniela “Senza Panna”. Seguiamo assiduamente il suo blog ma ce ne siamo accorti solo dopo!
Doveroso quindi aggiungere il link e consigliare di leggere il suo bel post per farsi un’idea ancora più completa del locale, dei piatti e di chi c’è dietro questa interessante tavola: http://www.senzapanna.it/2014/01/ristorante-il-tino-ostia-roma.html
Approfittiamo per segnalare anche qui i corsi che da dicembre 2013 si tengono al Tino (7 postazioni, prezzi dai 70 ai 90 euro per persona) e le lezioni che Usai tiene da Incontri in Cucina.
Un abbraccio e un saluto a Daniela!
Le nostre pagelle:
- Ospitalità 8
- Ambiente 7
- Mescita 8
- Cibo 8
- Antipasti 7,5
- Primi 8
- Secondi 8
- Contorni non provati
- Dessert 6,5
- Pane 7
Prezzo:
- Pasto: 50€ menu degustazione o 60€
da comporre a piacimento (vini esclusi)
In breve:
♥ Qui c’è “vino” buono!
Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.ristoranteiltino.com/
Indirizzo: via dei Lucilii, 17, 00122 Ostia, Roma (come arrivare)
Orario: chiuso il lunedì, la domenica aperto anche a pranzo (in estate aperto solo a cena dal lun al sab)
Tel. 06.5622778
Voglio il cremino!!!!! Fantastico!!
Bellissimo post e credo di immaginare chi l’ha scritto!! <3
Ancora una conferma dai ragazzi di Ostia…bravi, bell’articolo!!!
Non capisco come ancora il Tino non sia mai menzionato tra i vertici, almeno capitolini, dell’alta ristorazione di qualità…
@daniela Grazieeeee! Aggiunto il link al tuo bel post, coincidenza quasi incredibile se non fosse per la sintonia che da tempo ci lega 😉
@Fabrizio Ciao!! Condividiamo la considerazione, anche una stella Michelin sarebbe meritata…
Bellissime foto, sicuramente un posto da provare!
Bravissimi Daniele e Claudio, sempre sul pezzo: grazie a Daniela per il ricordo della sua esperienza e per aver evocato Massimo Salvatori che mi riporta alle mie prime volte al Tino! Da non dimenticare la sorella di Massimo, cuoca e artecifice della cucina sotto la loro gestione.
Un saluto a tutti!
M.