Green Lab Roma – su via Salaria poco prima di Piazza Fiume – ha riaperto dopo la pausa estiva con interessanti novità, sempre coerenti con la filosofia green, multiculturale e colorata che caratterizza il locale.
Avevo collaudato Green Lab fin dalla sua apertura, pochi mesi fa. Il rodaggio è stato rapido. Il locale, sperimentato con assiduità, è presto entrato nelle mie preferenze, soprattutto per un pranzo informale ma in piena comodità e per le cene tematiche un po’ più esotiche.
Punti di forza sono l’ambiente piacevolissimo, la cortesia del personale e la determinata ricerca di un’offerta diversa dal solito, originale e fortemente green. Fondamentale per la riuscita del progetto lo chef, brasiliano, che porta in tavola una apprezzabilissima commistione di esperienze e tradizioni.
Coerentemente col progetto, esiste anche un gruppo di acquisto di prodotti a km0 provenienti dall’azienda agricola Agrilab orto&birra di Campagnano. Al link prodotti, prezzi e contatti per ordinare.
Alla riapertura dopo la pausa estiva Green Lab si è presentato con alcune novità, a partire dal menu pranzo rinnovato (molto invitante) e nuovi orari – almeno per ora – dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 18:00.
Green Lab Roma, le novità a Colazione
La sorpresa più grande riguarda però la colazione. Per il primo appuntamento della giornata dopo una attenta valutazione è finalmente arrivata anche l’offerta di brioche, ancora una volta non banale ed improntata alla qualità: lievito madre e ingredienti con proprietà benefiche, in alcuni casi grano saraceno. In primis ci sono i cornetti, di impasto soffice e saporito: classici e vegani, integrali con miele, ai cinque cereali con marmellata, al cioccolato e nocciola, alle carote e semi di chia (di origine centro e sudamericana, ricchi di vitamine, omega3 e calcio).
Altra idea originale sono i maritozzetti tagliati a metà e farciti con marmellata oppure burro d’arachidi.
Ci sono anche sfoglie grandi o piccole con marmellata, crema, yogurt e miele. Confermate altre torte adatte anche alla colazione – la carrot cake ad esempio – ed i biscotti de Il mondo di Laura.
Le bevande rimangono una delle principali attrattive. Anche di mattina c’è una vasta scelta di centrifughe ed estratti, identificati da colori diversi che riuniscono ottimi abbinamenti di frutta ed aromi (zenzero, cannella), nel rispetto della stagionalità e della qualità. E poi succhi bio, caffetteria classica, ma anche latte o latte di mandorla con la polvere matcha, per chi vuole con vaniglia o cannella.
Prova brillantemente superata dunque: da oggi la colazione da Green Lab è ancora più varia e soddisfacente.
Crediti immagini: pagina Facebook Green Lab Roma
>> LEGGI ANCHE la scheda di Green Lab Roma per la colazione (aggiornato il voto)
Green Lab Roma
Dal lunedì al venerdì 8:00-18:00
Pranzo 10-15€
06 8535 8689
Via Salaria 77, Roma
Green Lab Roma
Via Salaria, 77, 00198 Roma RM, Italia
Gentile Raffaella,
è lodevole davvero la tua ricerca delle migliori colazioni, ma voglio fare una precisazione di ordine generale, (per evitarmi l’orticaria ogni volta che leggo, già dal titolo) e una specifica ma non troppo, anzi!
Con ordine:
la brioche è quella fatta con la pasta brioche, ben lievitata (di solito col lievito di birra, ma ben venga il lievito madre) , “mollicosa” e porosa all’interno, gonfia e odorosa di buon burro. Insomma, la brioche meridionale col pallino in cima, che purtroppo si conosce ( e si chiama col suo nome corretto) solo dalla Campania in giù. Il maritozzo ne è il cugino romano, povero e modesto, la “veneziana” è la parente “arricchita” esagerata con la sua – inutile – crema pasticcera.
Insomma, tutta un’altra storia ( e tempi di lievitazione) rispetto ai rigidi cornetti e/o croissants che dir si voglia, che infatti possono addirittura essere congelati, mentre quest’oltraggio alla brioche è risparmiato dalla sua natura e dalla sua fattura .
L’unico suo parente è il babà, anch’esso di una divina semplicità.
Astenersi panini dolci industriali e sotto vuoto spacciati per brioche da “riempire” col gelato: ogni meridionale ben sa che la brioche “accompagna” la granita e il gelato, come il pane vero, non si riempe come un budello.
Quindi, ben lieti sempre di imparare che esiste e cresce un’offerta di cornetti e altro di ottima qualità: quando ci saranno ANCHE le brioche, saremo felicissimi di apprenderlo.
Una scoperta davvero utile sarebbe una mappa dei locali che sono amici degli allergici e intolleranti: non solo al glutine (pure se abbiamo anche quello) ma nichel-cromo- metalli pesanti; lattosio; grassi aggiunti, idrogenati e non ….
Il latte di mandorla e quello di soia, ad esempio, contengono SEMPRE olii di varia origine come addensanti, ma si possono fare (certo durano meno) anche senza! I cornetti di farro e grano saraceno sono veleno per chi è intollerante al nichel, ma potrebbero essere di miglio, di riso, di sorgo, di amaranto, di quinoa…
Probabilmente non esiste ancora (?) un’offerta in tal senso, ma la domanda esiste, eccome! Un’esplorazione, una ricerca in questa direzione sarbbe davvero notevole!
Grazie
Veramente l’impasto base è di origine francese, impasto che poi in varie regioni di Italia (e sottolineo varie) ha avuto degli adattamenti che hanno generato prodotti diversi. Se ne può preferire uno ad un altro ed è assolutamente legittimo ma non credo sia necessario farsi venire nessuna orticaria.