Osteria contemporanea e laboratorio di pasta fresca

Aggiornamento del precedente articolo che consigliamo di leggere per una vista d’insieme su questa Tavola e per le informazioni pratiche.

L’occasione per tornare in questo locale – recentemente scoperto – si presenta giusto ieri sera. Dopo una lunga fila alla biglietteria del Festival del Film all’Auditorium per assistere alla proiezione de “Il padre e lo straniero” di Ricky Tognazzi – previsto inizio per le 22:30 – decidiamo di occupare l’attesa con un piatto di pasta al vicino Gentiluovo. Ci aveva entusiasmato una domenica a pranzo e ci era rimasta la curiosità per la mise serale. Proviamo ad andare senza prenotare per constatare di persona quanto si sia sparsa la voce: il locale semivuoto ci fa intuire che la fama non è ancora montata.
Anche dopo l’esperienza di ieri sera…crediamo che si spargerà presto la voce!

Cosa c’è di nuovo?

Nell’ultima e unica visita ci eravamo fermati per un pranzo: siamo invece tornati per sperimentare la cena e le novità raccontate dalla proprietaria.
A sera i tavolini “cambiano abito”: le tovaglie da giorno – con motivi geometrici – lasciano spazio a lunghe stoffe monocolore (giallo) e a tovaglioli raccolti in una grossa penna rigata di pasta. Resta inalterata l’informalità dell’osteria. Anche il menu si permea di novità dando spazio sia alla carne sia al pesce.  Tra gli antipasti insalata di polpo, di gamberoni e di manzo, tra i sughi – da abbinare a piacimento alle paste fresce – salmone affumicato, polpo e pecorino, palamita e  pomodori confit, vongole e zucchine o ancora zuppa di patate e verza, tra i secondi  polpette di manzo con verza croccante, straccetti al balsamico, pollo alla cacciatora con peperoni e seppie con piselli. Sempre presenti la degustazione di salumi e formaggi e i sughi della “romanità”. La specialità del posto ci guida: siamo tornati su piatti di pasta, tonnarelli alla gricia e – come stagione vuole – ravioli di zucca con burro e salvia. Abbiamo trovato entrambi i piatti perfettamente realizzati sia per la cottura sia per la qualità degli ingredienti. Nel primo spiccavano la consistenza del condimento e un pregiato guanciale, nel secondo il sapiente ripieno – alla maniera lombarda – con zucca insaporita da amaretti e mostarda. Provato anche un secondo piatto: polpette fritte di manzo servite su verza appena scottata. Abbiamo apprezzato sia l’impasto di carne sia il livello di croccantezza e panatura dell’involucro. Insomma anche i secondi non hanno deluso. In chiusura una buona fetta di strudel mele e cannella.

 – tonnarelli alla gricia –

 – polpette di manzo* –

– strudel mele e cannella* –

Pagelle e prezzo:

Per consultarli seguite questo link al precedente articolo. Sono evidenziate le variazioni a seguito dell’ultima visita.

* Immagini realizzate da Tavole Romane, pubblicate sotto una Licenza Creative Commons