Aggiornamento 2017: FREEtto ha chiuso la sede di via Spaventa e ha aperto a Stazione Termini, Appio e Musei Vaticani.
E’ passato circa un anno da quando ci siamo piacevolmente sorpresi a rimirar le vetrine ancora sconosciute ai più di Come il Latte – e poco dopo ad apprezzarne coni e coppette – in via Spaventa, in una zona abbastanza defilata rispetto alle aree gourmet della Capitale. E ora a distanza di un anno appunto la sorpresa torna – nella stessa via – giusto al civico accanto. Ha infatti occupato i locali adiacenti, da circa due settimane, il progetto FREEtto. Di cosa si tratta? Beh l’intento si percepisce facilmente dal nome! Non serve troppa fantasia…ma nell’anima c’è altro. Tre gli ingredienti che lo rendono – nel genere friggitoria – un indirizzo non comune.
Number one. Un design insolito, seducente e pulito a firma 20MQ – più precisamente opera dell’architetto Massimiliano Rubcich – con toni legno, grigio e verde a dominare più “erba” a parete. Un unico ambiente con vetrina sul fondo fronte ingresso a mostrar le creazioni, banchi e sgabelli a destra e a sinistra, spazio cucina a vista retro-bancone. Protagonista indiscusso un albero di ulivo sospeso dagli alti soffitti. Quasi a ricordar – semmai ce ne fosse bisogno – che qui il leading actor è proprio l’olio.
Number 2. Attenzione alle materie, al BIO, all’innovazione negli abbinamenti, agli olii utilizzati e soprattutto alle temperature di frittura che per una buona resa fanno di certo la differenza. Una garanzia dunque per gli habitué ora pranzo dei vicini uffici.
Number 3. La passione della proprietà e dello staff, l’estro dello chef Flavio Galloni: tutti concentrati a fare di FREEtto un riferimento di qualità in città.
L’offerta è rigorosamente realizzata a mano, tranne olive ascolane e cremini prelevati – ci hanno riferito – direttamente dalla gastronomia marchigiana Migliori. Spazia da supplì (classici e nelle varianti romane) ad arancini, nugget di pollo, pepite di patate, olive ascolane e cremini appunto, mozzarelline in carrozza, “guanciotte” (pasta cresciuta farcita), verdure pastellate…e ancora…bombe calde al momento. Tra quanto assaggiato abbiamo apprezzato particolarmente le mozzarelline in carrozza, il supplì amatriciano e gli importati marchigiani.
Ma le creature deep fried non finiscono qui! Ispirati dal calendario propongono anche offerta di giornata: lunedì (per ora) polpette variamente vestite, martedì e venerdì pesce, mercoledì preparazioni ripiene a base di pasta fillo e giovedì gnocchi fritti conditi con diversi sughi. Presto comunque anche la pasta protagonista del banco. E scommettiamo altro ancora…
All’assaggio quelle attenzioni a ingredienti e – soprattutto – a tempi e modalità di cottura ops frittura si percepiscono tutte. Un fritto decisamente asciutto e croccante con qualche naturale eccezione da registrare nelle versioni verdure. Ma tempo al tempo…
Da bere bevande soft e selezione di birre, anche artigianali tra cui Almond e Via dei Birrai.
Che dire?! Una pausa da “cercare” insomma, e perché no da accoppiare al “freddo” vicino!
Chiudiamo con un grande in bocca al lupo a tutta la troupe che oltretutto conosciamo personalmente. No no, nessun cattivo pensiero: sapete come la pensiamo…non ne avremmo parlato se non ci fosse piaciuto!
Le nostre pagelle:
- Ospitalità 7,5
- Ambiente 8
- Cibo 7
Prezzo:
- Spuntino: 5€ (supplì 0,80)
In breve:
♥ Leggi FRITTO Mangia FREEtto!
Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.freetto.it/
Indirizzo: via Silvia Silvio Spaventa 20, 00145 00187 (mappa)
Orario: lun-gio 12:00-21:00, ven fino all’01:00 di notte, sab: 17:00 -01:00, chiuso la domenica
Tel. 06.42014797
Segnalo un paio d’inesattezze.
Il CAP è certamente errato, anche nel loro sito.
Quello giusto dovrebbe essere 00187.
Via Silvio Spaventa, non Silvia, in questo caso nel loro sito è scritto correttamente.
Grazie Fabrizio della segnalazione…abbiamo corretto i dati!
Il nome Freetto è geniale. Grazie di questo nuovo indirizzo, che è pure vicino casa!!!
sembra interessante, invece mi ha deluso Come il Latte, niente a che vedere con Fata Morgana, Torcè o Gori. Assomiglia ai Caruso, che pure non mi sono piaciuti, perchè i gusti sono un po’ tutti uguali. Stessa sensazione di Lait da Eataly. Molto meglio Venchi. Parere personalissimo.
@ambrosiana Grazie a te per il commento, curiosi di sapere che ne pensi dopo che lo avrai provato…
@daniela Che coincidenza, proprio oggi dopo tanti commenti entusiasti su Come il Latte ne è arrivato un altro critico (qui). Come hai scritto giustamente i pareri sono tutti personali e fa piacere confrontarsi. Noi quando passiamo in zona ci fermiamo sempre con piacere, anche se come gusti andiamo d’accordo visto che tra i nostri preferiti ci sono Fata, Torcè, Gori…e aggiungiamo Otaleg! 🙂
@tavole romane @ daniela senza panna: Ciao sono l’autore della critica a “Come il Latte” che confermo senza alcun dubbio,non solo per la mediocrità del gelato, ma soprattutto per la scortesia ed impreparazione di chi sta dietro il bancone che mi ha davvero lasciato senza parole! Sono d’accordissimo su Otaleg! per me il migliore di Roma oggi.
Grazie per la segnalazione della nuova apertura “croccante” che non mancherò di provare al più presto….siete preziosi!
Ci ho mangiato oggi, visto che lavoro esattamente di fronte e dalla finestra arrivano certi profumi che vi lascio immaginare! Il pranzo del costo di 6,40 € comprendeva una sola porzione delle loro specialità e ognuna mi ha lasciato a bocca aperta (o piena in questo caso). Se è vero che anche lo stivale fritto è buono, c’è da dire che qui la frittura non è per niente pesante, che la materia prima vale la pena e che una volta ogni tanto, lo sfizio serve! Continuate così ragazzi e in bocca al lupo!
Buongiorno! Riprendo una vecchia discussione..ma che dire l’ho trovata soltanto oggi..
Purtroppo Freetto non ho ancora avuto il piacere di provarlo, sono passato tre volte, sempre trovato chiuso, compreso un sabato a fine luglio..peccato , ma lo provero’ presto il 14 p.v. al Circolo degli Artisti..location di una rassegna sullo street food di qualità.
Capitolo gelaterie..il locale di via Spaventa ho provato..non mi piace..gusti poco persistenti, gelato molto dolce, un classico artigianale insomma..
Su Roma consiglio Otaleg e Gelateria dei Gracchi..superiori e decisamente naturali..
In assoluto se passate in toscana, deviate per l’A1 uscita Valdarno, destinazione Loro Ciufenna “Osteria Cassia Vetus” il miglior gelato provato, lo chiamano Geliterraneo ..che gusti..i sorbetti e le creme..il cioccolato, la castagna perella del Casentino e la crema cantucci e vin santo… e dopo il gelato anche il caffè anche questo il migliore mai provato un’espresso la cui miscela si compone di 10 arabiche ed una robusta (tutti i cru bene in evidenza) della torrefazione Piansa …due cose incredibili nello stesso locale…
Ah poi c’e’ l’Osteria…anche quella da provare…cucina toscana patron calabresi..che connubio..
Saluti e buon appetito…