Nell’immaginario italo-romano quando si parla di cibo su ruota vengono automaticamente in mente i furgoncini ambulanti stile Ducato, con tanto di fiancata-bancone “scoperchiabile” all’occorrenza.
Quelli perlopiù bianchi, quelli diciamo tutti uguali. Tipicamente – e paradossalmente statici – piazzati fuori dagli stadi o in prossimità di folle, a offrir panini a base di porchetta, salsiccia e wurstel o vasche gelato. Il tutto con qualità mediamente discutibile.
Eppure oggi si può affermare che non è più solo così. Tanto sullo stivale, quanto a Roma quell’immaginario può di diritto cominciare a popolarsi di food truck “veri”, in operoso e continuo movimento.
Veri nel senso che si distinguono per un’offerta tutta propria e di qualità, a prezzi accessibili.
Veri nel senso che in taluni casi ci mettono la faccia personaggi di punta della ristorazione.
Veri nel senso che portano in giro un personale e riconoscibile volto che “autocomunica”. Anche a distanza.
E ancora veri perché le persone non li raggiungono per sfamarsi, ma sono loro a scovare la gente addicted e a farsi rapidamente amare.
Talmente veri che arrivi a tenere continuamente sott’occhio i calendari sui social per sapere dove e quando si piazzeranno i preferiti.
Non più un fatto solo americano dunque che guardavamo da anni con invidia.
Ma perché il tutto diventi un autentico fenomeno ce ne vuole. Probabilmente bisogna liberarsi di alcune consuete zavorre italiane che non serve neanche citare, tanto si intuiscono.
Si è capito per caso che siamo food truck lovers?! Spronati anche dalla recentissima edizione di This is Food che ha dato largo spazio alla materia, eccoci allora a far la nostra parte e a dedicare un post a quest’argomento, finora solo sfiorato. Con l’augurio che sia di buon auspicio per chi finora ha osato e per chi intende o sogna di farlo. Roma attende!
Passiamoli quindi in rassegna i food truck divenuti realtà…e stay tuned! Continueremo nel tempo ad appuntare in questo spazio le meritevoli novità.
1. Pizza e Mortazza o anche Ape Pazza. Citata in testa per anzianità! Tocca riconoscerlo: è ormai tempo che con caparbietà si muove per le vie della città.
Offerta: come recita il nome prevalentemente pizza bianca con mortadella, ma pure con prosciutto crudo, con salame e con nutella per chiudere in bellezza. Disponibili anche bevande soft e birra Menabrea.
Come si intercetta: pubblicano dove si trova sulla loro pagina facebook (ma anche sul blog del sito). E’ anche possibile prenotarne la presenza, purché ci sia un folto gruppo ad attenderla.
2. Aperomeo. Eccola di nuovo, la vincitrice del nostro recente contest sullo streetfood romano! E già, perchè per i lettori di Tavole si è piazzata in testa alla classifica delle preferenze con le sue “creature”. Come molti sanno, qui dietro c’è la gestione Romeo Chef&Baker. Inaugarata allo scorso Taste of Roma, già da qualche mese scorrazza per le vie della città e presidia eventi capitolini. E – udite udite – proprio lo scorso weekend a This is Food il battesimo di una nuova offerta Ape Romeo Fish’n’Chicks.
Offerta: neanche a dirlo panini, ma anche qualche piatto cucinato tipo le polpette con cui imbottire i panini. E sul fronte Fish’n’Chicks per ora hot dog e chips con ketchup homemade, baccalà fritto con salsa ponzu e bocconcini di pollo con salsa tartara a base di senape e sottaceti.
Come si intercetta: su twitter e facebook è facile scovare le tappe giornaliere. Su richiesta anche feste private, eventi e manifestazioni.
3. La Bruna – Mozao. Si si certo, per chi ci legge non è affatto un nome nuovo! Secondo classificato nel contest di cui sopra… Ma scopriamo qualche dettaglio biografico in più. Dietro il progetto Riccardo e Clara, due giovani che nella vita facevano tutt’altro e che dopo essersi trasferiti a Roma hanno deciso di proporre tigelle e gnocco fritto, come le origini emiliane di Clara ispirano (da ricette della zia Bruna appunto) e come la loro passione per la buona cucina indica. Punto di arrivo una tigelleria vera e propria con tanto di location fissa, come loro stessi scrivono sul sito, ma per ora il progetto è takeaway grazie a La Bruna (l’Ape) e grazie ai contributi liberi raccolti on line – e che continuano a collezionare – da parte di chi vuole.
Offerta: ovvio, tigelle e gnocco fritto variamente ripieni anche con combinazioni gourmet del giorno.
Come si intercetta: su facebook il calendario giornaliero delle soste. Anche su prenotazione.
4. Diogene. Presentata all’ultima edizione di Culinaria, Diogene sembra effettivamente l’ultima Ape salata intenta a svolazzare per le strade romane. Il motore Marcello Marino, un ex-professore di filosofia che messa da parte la carriera accademica ha deciso di portare in giro per la città street food di qualità. Si di qualità, se si pensa che dietro ci sono il pane di Romeo e la consulenza di Cristina Bowerman e di Fabio Spada. Ma l’Ape Diogene non è solo questo. Come il nome suggerisce intende portare in giro la vocazione filosofica dell’ideatore e dunque stimolare il pensiero. Far si insomma che i metri che ospitano l’Ape diventino una piccola piazza dove ristorazione e conversazione si mescolano.
Offerta: panini imbottiti con nomi che richiamano la filosofia. Già popolare sul web il panino Diogene, ciriola con crema di pecorino, mostarda di pomodori e salame
Come si intercetta: su facebook giorno per giorno le tappe.
5. KombiNando. Un food truck “diverso”, si diverso in quanto a mezzo di trasporto e offerta. Ce lo ha segnalato una lettrice – nonché anche una delle ideatrici – qualche giorno fa e ci siamo appassionati all’idea. Si tratta di un pulmino vintage anni ’70 (un Kombi bus aka “Kombi+Nando”), rimesso a nuovo e personalizzato, che nelle soste si tramuta in uno Street Food & Juice Bar super accessoriato. Vincitore del “bando creatività terza edizione” indetto dalla Provincia di Roma.
Offerta: panini imbottiti ma anche centrifughe, frullati, macedonie e spremute.
Come si intercetta: sul facebook il calendario delle soste. Su richiesta anche inaugurazioni, aperitivi, feste/eventi privati.
6. Fantastick. E chiudiamo con l’ultimo nato (almeno a noi noto), presentato sempre a This is Food in questo trascorso weekend. Stavolta a viaggiare su ruota, su un Ape Piaggio anni ’60, è il gelato in una versione alternativa ai consueti coni/coppette. Parliamo di stecchi su misura. Si sceglie al momento tra 10 gusti gelato di creme e frutta, 3 tipi di cioccolato e 6 granelle. Attenzione alle materie e al territorio nell’idea di due quarantenni romani: attingono ad esempio da Valzani per il cioccolato e a casa Gentilini per la granella biscotto.
Offerta: stecco gelato personalizzato.
Come si intercetta: cooming soon su pagina facebook.
Nooo! Bellissimo il chiosco installato sull’ape retrò!
Siiiiiii alcune sono veramente bellissime 🙂
siete sempre sul pezzo!!!!
😉
ho dimenticato una cosa, trovo stupendo che l’allestimento interno dell’Ape Romeo richiami il ristorante omonimo