Uno dei migliori posti dove bere qualcosa a Roma? La risposta…in quest’angolo di California alla fine di Viale Parioli.
Vi domanderete il perchè di questa premessa che poco c’entra con le nostre Tavole…è semplice: al Duke si passa con rapidità da cocktail realizzati a regola d’arte da capaci e socievoli barman a una cucina internazionale ispirata alla California che ogni volta riesce a convincerci. L’ambiente è alla moda, ricercato e “impreziosito” sia dallo spazio antistante l’ingresso, dove ci si sofferma volentieri a chiacchierare e a sorseggiare un bicchiere, che dal bucolico giardino interno in cui d’estate si cena con piacere. Il servizio è puntuale e professionale.
Una nota però…la folla che si accalca – specie nel weekend e nelle serate estive – e le tante macchine in doppia fila davanti all’entrata… non contribuiscono al relax! Una costante nel tempo…
Le nostre pagelle (Cena):
- Ospitalità 7
- Ambiente 6 (7,5 in estate)
- Mescita 6,5
- Cibo 6,5
- Antipasti 6
- Primi non provati
- Secondi 7,5
- Contorni 6
- Dessert 6,5
- Pane 6
Prezzo (Cena):
- Pasto: 45€
In breve:
♥ Il Duca…Glamour!
Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.dukes.it/
Indirizzo: viale Parioli 200, 00197 Roma (come arrivare)
Orario: bar 19:00-02:00, ristorante 20:30-24:00 (chiuso la domenica + il sabato giugno-agosto o il lunedì settembre-maggio)
Tel. 06.80662455
…dalla nostra esperienza:
Lo abbiamo scoperto e frequentato a lungo per i validissimi cocktail al bancone e poi – già da un po’ – ci facciamo tentare dalla cucina!
A catturare la nostra attenzione è stato – tra le altre cose – il sistema di prenotazione degno dei migliori ristoranti americani: basta collegarsi al sito fermare un tavolo e puntuale come un orologio svizzero arriva la telefonata di conferma. Dopo un parcheggio facile facile – si fa per dire! – si entra e in attesa di prendere possesso del tavolo sorseggiamo il consueto drink al bancone, che da solo vale la visita. Il tempo – con bicchiere alla mano – scorre sempre via piacevole, ma non ci fermiamo e veleggiamo spediti verso il tavolo dove veniamo “presi in ostaggio” dai ragazzi del servizio: ci accompagnano nell’esperienza gastronomica della serata e ci aiutano a districarci tra i tanti nomi americani che presentano i piatti nel menu.
Il conto è un po’ alto per l’offerta. Basta saperlo e non esagerare…
Citazioni dalla cucina:
Antipasti: siamo sempre molto concentrati sui secondi piatti e raramente ci avventuriamo negli antipasti, ma ultimamente ci è capitato di aprire piacevolmente la cena con una Duke Cindy Salad – fresco tripudio di erbe e primizie condite con vinagreitte profumata – e un buon West Coast Sushi. Ci hanno anche gentilmente omaggiato con assaggini di polenta, formaggio e scaglie di tartufo bianco.
Secondi: carne o pesce? questo è il dilemma… Ma per non farci mancare nulla, sperimentiamo entrambi! Duke’s Tuna Steak: un tonno scottato e condito con sesamo e capperi, accompagnato da un’insalata molto saporita, che si lascia mangiare veloce veloce …e non ci si accorge di averlo già terminato tanto è il gusto. Zinfandel Faux Fillet: una tagliata di controfiletto Angus dalla cottura perfetta e ottimamente esaltata dalla quenelle (mousse al cucchiaio) di spinaci e patata al cartoccio di accompagnamento.
Dessert: specie con l’avvicinarsi della bella stagione consigliamo frozen all’amaretto o in alternativa ai biscotti Oreo… equivalente dei nostri Ringo.. un vero must d’oltreoceano!
Pane: cestini di pane con olive e cereali. Fresco e croccante.
Provati buoni vini al bicchiere direttamente dai vigneti del Cile.