Tavole Romane vi porta alla scoperta del variopinto mondo di D.O.L. (Di Origine Laziale), realtà che dal 2005 si occupa di ricercare, selezionare e distribuire eccellenze enogastronomiche del Lazio, spesso rare e poco conosciute.
Da irriducibili sostenitori dei piccoli e operosi artigiani – veri custodi della tradizione – che le realizzano, proveremo a raccontarvene alcune in 6 appuntamenti settimanali. A partire da giovedì 11 ottobre, in compagnia del vulcanico e inimitabile fondatore di D.O.L. Vincenzo Mancino.
D.O.L. e la sua selezione. Partirà giovedì prossimo 11 ottobre una rubrica settimanale dedicata alle rarità di D.O.L. (acronimo di Di Origine Laziale), una realtà di spicco del panorama gastronomico romano e del Lazio di cui abbiamo avuto modo di parlare giusto qualche mese fa, nello spazio che quest’anno stiamo dedicando al Calendario della Cucina Romanesca.
Nel post dedicato al martedì romano a tavola, a deliziarci con la sua ricetta delle polpette alla romana, il fondatore di D.O.L. Vincenzo Mancino, sognatore sapiente, ma anche uomo di (grandi) imprese, talmente belle e significative da guadagnarsi di diritto una statua presso la Galleria delle Potenze del Saper Fare a Expo 2015.
Lungimirante e retrospettivo quanto basta, Vincenzo ha aderito con profonda passione e consapevolezza a una missione, quella di valorizzare e raccontare il territorio laziale. Come? Attraverso i suoi prodotti – magnifici e spesso sconosciuti – e i suoi produttori, mirabili artigiani del gusto, che in un’epoca globalizzata a stento riescono a stare sul mercato e a far sentire la propria voce.
E così nel 2005 a Centocelle dà avvio al progetto D.O.L. di cui ora ripercorriamo i tratti salienti per contestualizzare al meglio gli argomenti che andremo ad affrontare nella rubrica settimanale dedicata.
D.O.L. – Un elogio alla biodiversità territoriale
D.O.L. si occupa di ricercare, selezionare e distribuire rarità ed eccellenze enogastronomiche tradizionali del Lazio, spesso frutto di produzioni di nicchia, o ad alto rischio di estinzione. A tal proposito come non ricordare il Conciato di San Vittore, formaggio pecorino a latte crudo conciato con circa quindici spezie, tra i più antichi del Lazio, salvato dall’oblio proprio da Vincenzo?
A partire dal Conciato, il catalogo D.O.L. (disponibile on line a questo link) si presenta come un avvincente carosello celebrativo della biodiversità.
A popolarlo, vere chicche del territorio come la Lenticchia di Onano, il Fagiolo del Purgatorio di Gradoli, il Farro del Pungolo di Acquapendente. Tra i salumi il Prosciutto di Bassiano, il Capocollo di Montefiascone, il Lonzino di Mangalitza; tra i formaggi, il Provolone di Formia, il Fiocco della Tuscia e la Formaggella dei Lepini.
D.O.L. – Consumare criticamente è investire criticamente
D.O.L. sposa il concetto di filiera corta, ponendosi da ponte tra la città e la vicina e generosa campagna.
Scegliere D.O.L. significa inevitabilmente sostenere un tipo di consumo critico ed ecocompatibile, contribuendo alla salvaguardia dell’immenso patrimonio agrario, zootecnico ed enogastronomico regionale. Ma anche investire criticamente, favorendo lo straordinario lavoro di piccole aziende agricole a artigiane a rischio chiusura, nel rispetto dell’uomo e della natura.
Scegliere un prodotto a marchio D.O.L. significa scegliere di nutrirsi consapevolmente, attraverso cibi genuini, tracciabili, dai sapori inconfondibili, tutt’altro che uniformi.
Significa in fondo diventare parte di una inestinguibile storia d’amore che è quella tra l’uomo e la sua terra.
I prodotti di D.O.L. sono distribuiti nei migliori ristoranti di Roma e si possono acquistare on line o al dettaglio presso l’osteria, pizzeria & bottega Proloco DOL in Via Panaroli 35 a Centocelle che li propone anche nel variegato menu.
D.O.L. – Cibo Agricolo Libero e i prodotti di filiera
Nel tempo l’universo D.O.L. si è arricchito di progetti collaterali. Fra questi, quello del Caseificio Cibo Agricolo Libero avviato nel 2016 all’interno del carcere di Rebibbia dove si producono formaggi da Latte Nobile, e quello legato ai prodotti di filiera D.O.L. di cui avremo modo di parlare nel corso dei prossimi appuntamenti.
D.O.L. presenta la sua Selezione
Ogni prodotto della selezione D.O.L. è in sé un insieme unico di storie, sapori e suggestioni. E con questa consapevolezza, per i prossimi 2 mesi, partiremo – insieme a Vincenzo Mancino – per un viaggio affascinante alla scoperta di una rosa di eccellenze del catalogo D.O.L. e dei fantastici artigiani che le realizzano.
L’obiettivo della nostra rubrica sarà proprio quello di porre l’attenzione su prodotti non comuni, magistralmente buoni e di immenso valore culturale, che tanto hanno da dire e da dare alle tavole di casa quanto a quelle dei ristoranti.
Ecco cosa andremo ad approfondire nei 6 post in programma:
1. Pecorino di Picinisco DOP dell’azienda San Maurizio
2. Cibo Agricolo Libero
3. La Mortadella di filiera D.O.L.
4. Il Caprino Orazio dell’azienda Tinte Rosse
5. Il Pecorino affinato in grotta dell’azienda Il Circolo
6. Il Prosciutto di filiera D.O.L.
Prima di lasciarvi, preannunciamo che una grande sorpresa è in arrivo per il mese di novembre: al più presto i dettagli su una grandiosa cena ispirata dalla nostra rassegna sulla #cucinaromanesca, a base di prodotti D.O.L., preparata da un pluripremiato interprete del territorio laziale. Stay tuned!