Aggiornamento del precedente articolo che consigliamo di leggere per una vista d’insieme su questa Tavola e per le informazioni pratiche.

E’ passato più di un anno da quando abbiamo scritto – la prima volta – di Disney Pizza.
Da allora spesso ci siamo stupiti quando, sbirciando dietro le statistiche di accesso al blog, spuntava un sostanzioso numero di ricerche nel web che la riguardava. E’ tra i nostri “Intoccabili” ma non pensavamo francamente fosse così cacciata…
Da allora spesse volte siamo tornati e – passa e ripassa – nel corso dei mesi ci è spuntato sotto gli occhi praticamente un nuovo locale.

Cosa c’è di nuovo?
Una scatola di soprese…
Partiamo dalla scatola appunto, ops dal locale. Se non fosse per l’onnipresente carta cartoon – devota a Michey Mouse – in cui avvolgono pizza e affini, quasi non si riconoscerebbe. Tutto è arancio e nero, tutto è tirato a lucido, tutto è un po’ moderno: questo è il segno lasciato dalla ristrutturazione che risale ormai a mesi fa. E poi qualche tavolino sul marcipiede per chi sosta all’esterno e due iPad a parete freee per chi indugia all’interno. La disposizione dei banconi all’interno è rimasta la stessa, come pure la qualità dei prodotti. Noi continuiamo inesorabilmente a passare per quella pizza fina fina (meglio se alle melanzane!), per i fritti (meglio se crocchette di patate, provola e speck anche se ultimamente scappa spesso un po’ di sale di troppo) e per un piatto di pasta appena fatto e molto abbondante.
Loro sempre gentili, sempre disponibili, sempre affabili. Peccato non poter usare un “sempre gli stessi” anche per i prezzi che un po’ hanno risentito dell’ammodernamento dei locali. Q/P da ottima a buona dunque nel nostro giudizio.
Insomma – a lavori ormai fatti e passati – resta un riferimento di zona e se ci metti che in questa zona la concorrenza non manca, anzi spunta come funghi, l’onore al merito cresce.

Pagelle e prezzo:

Per consultarli seguite questo link al precedente Articolo. Sono evidenziate le variazioni a seguito dell’ultima visita.

* Immagini realizzate da Tavole Romane, pubblicate sotto una Licenza Creative Commons

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