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– immagine tratta dal sito web ufficiale e ritenuta di pubblico dominio –

Testaccio: uno dei quartieri centrali di Roma…culla della “romanità”, esteso subito dietro l’ansa del Tevere che lo separa dalla sorella Trastevere. Un tempo “casa” del Monte dei Cocci (da cui prendeva nome) e del Mattatoio comunale…oggi sede di una sezione del Macro e di distaccamenti accademici e universitari.  Insomma una zona in movimento, che ha subito negli anni profonde trasformazioni ancora in corso, ma che ha saputo rimanere un riferimento in quanto a trattorie e osterie dalla buona e abbondante cucina romana tradizionale.
E’ proprio nel cuore di Testaccio che si trova questa Tavola – alle spalle di via Marmorata – facilmente individuabile grazie ad una grossa insegna all’angolo della strada in cui si colloca l’ingresso…l’insegna recita in verticale “Trattoria” e in basso in orizzontale – a caratteri più piccoli – “Da Bucatino”.
L’ambiente è spazioso, arredato in stile tradizionale e dispone di diverse sale interne con tavoli, giustamente distanziati, apparecchiati con tovaglie e tovaglioli di stoffa un po’ “retrò”. Entrando a sinistra, in mostra gli antipasti a buffet. Qualche tavolo all’aperto, sulla pedana su strada.
Famoso per il bucatino all’amatriciana, offre diverse specialità romane (rigatoni con la pajata, trippa, abbacchio, carciofi…giusto per citarne alcune), paste ripiene, piatti tradizionali a base di pesce e carne alla brace. Occhio: non troverete – per scelta dei ristoratori – alcuni primi della tradizione romana (carbonara, gricia, cacio e pepe, sugo di coda) né le classiche polpette.
Servizio informale (anche troppo) e a tratti impreciso. Consigliamo di prenotare.

Le nostre pagelle:

  • Ospitalità 5
  • Ambiente 7
  • Mescita non provata
  • Cibo 6,5
    • Antipasti non provati
    • Primi 6,5
    • Secondi 7
    • Contorni 5,5
    • Dessert 6
    • Pane 6,5

Prezzo:

  • Pasto: 30€

In breve:
Parola d’ordine: Amatriciana!

Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.bucatino.com/index.html 
Indirizzo: via Luca Della Robbia 84, 00153 Roma (come arrivare)
Tel. 06.5746886
Orario: pranzo e cena (chiuso il lunedì)

…dalla nostra esperienza:

Il weekend è corso via veloce…anche per i simpatici parenti salernitano-baresi in “trasferta turistica” a Roma (mancavano solo “i gemelli” e la nonna che salutiamo!)…è domenica sera e prima della partenza per le terre pugliesi li portiamo a cena fuori per l’assaggio di qualche specialità romana! Non è stato facile individuare una buona trattoria, dall’ambiente non troppo rumoroso e congeniale a quattro chiacchiere: l’impresa è stata complicata anche dal fatto che di domenica si concentrano molte chiusure settimanali.
Ci torna in mente Bucatino…a detta di qualche amico testaccino doc la migliore cucina romana della capitale. A nostro parere non è certo la migliore, ma c’è da dire che rimane negli anni un indirizzo valido per la cucina e per l’ambiente confortevole.
Precisi nel rispettare la prenotazione nonostante il locale fosse pieno…ci fanno accomodare…e così – tra risate e racconti – è corsa via anche la serata… 

Citazioni dalla cucina:

Antipasti:  non li abbiamo provati, ma il buffet self-service a cui ci si può riempire il piatto ci è sembrato ben fornito.

Primi: l’amatriciana è la padrona di casa…e non possiamo non provarla…nella variante Rigatone invece che Bucatino. Piatto abbondante “a ciotola”, pasta dalla cottura perfetta (molto al dente come piace a noi), sugo saporito anche se leggermente tendente al liquido, abbondante pecorino. Avremmo gradito un po’ di guanciale in più!
Tra i primi abbiamo provato, sempre di buon livello e consigliabili, anche degli spaghetti alle vongole e dei cannelloni tradizionali (tra i primi di giornata). In verità avevamo adocchiato i cannelloni ricotta e noci, ma purtroppo erano terminati.

Secondi: ci sono piaciuti davvero tanto…sia il tenero maialino al forno…che il baccalà alla griglia. Entrambi accompagnati da patate arrosto, a nostro gusto un po’ troppo saporite. Tra i contorni provati anche i classici carciofi alla romana, gustosi e come tradizione vuole…”annegati” nell’olio!

Dessert: Abbiamo chiuso con della frutta –  fragole e macedonia – dalle porzioni abbondanti e con l’assaggio di una pannacotta. Tra i dolci abbiamo comunque notato anche un millefoglie, unico dichiarato fatto in casa, e molti altri dessert industriali (creme caramel, tiramisu, ecc.).

Pane:  apprezzabili triangoli di focaccia abbinati a pane bianco casareccio nel cestino.

Buona cantina di vini laziali e non solo, con ricarichi nella media.