Cosa è mai questa storia?! Giusto una storia nata di recente, che da qualche mese porta il nome di Caffè Propaganda.
Va bene va bene veniva fuori a fine 2011 e ne hanno già scritto a destra e manca, ma ormai dovreste sapere che ci piace sperimentare prima e parlarne poi.
Torniamo a Propaganda allora. Un progetto sui generis per Roma – e ora capirete il perchè – che spunta fuori da estri di moda, musica, gastronomia e porta firme di rilievo: dj Giancarlino, Maurizio Bistocchi di Reply Store, udite udite Arcangelo Dandini per la consulenza in cucina e Stéphane Betmon lo chef pâtissier francese che ha traslocato per l’occasione da Settembrini Caffè qui in via Claudia. E chi lo conosce non dubitiamo stia già pensando ai suoi…no no lo sveliamo dopo!
Dunque perché sui generis e di qui perché passarci. Dopo un paio di esplorazioni ci viene da dire: per diversi buoni motivi o se non altro non pochi per non parlarne.
La formula. E’ aperto sette giorni su sette da pranzo a notte fonda, accompagna l’ora del pranzo, il the pomeridiano (selezione Mariage Frères anche se ahiahi in bustine), l’aperitivo, cena e dopocena. Difficile per Roma, eppure da Propaganda – e in pochi altri locali in città – succede. E l’offerta all day riempie le pagine di un menu-giornale, che un po’ ti stordisce e un po’ ti ammalia per il formato. Esilarante. E si arricchisce con i piatti su lavagna che cambiano giornalmente.
L’ambiente. Che dire, questo è quello che nella media del “buono” fa la parte dell’ottimo. Ingresso su una porta legno-vetri stile bistrot, un bancone-bar (all’entrata a sinistra) legno-zinco su misura che già da solo riempie il senso estetico del giro visivo, sala (che si srotola su un paio di ampi locali) piastrellata di bianco a parete, originali tavolini, divanetti, sedie, scaffali e suppellettili. Insomma tutto questo per noi è Parigi. Vedere per credere.
La location. Qui poi grande balzo. Dentro sei innegabilmente a Parigi, subito fuori (o ancor prima dai vetri) guardi il Colosseo. Smarrimento?! No, puro piacere che arriva alla vista ma – qui – pure all’anima.
I cocktail. Un vero plus sia che intrattengano per un aperitivo sia che accarezzino un dopocena. Sempre da scegliere su menu-giornale. Menzione d’obbligo per i vintage e i distillati magistralmente preparati, versati e presentati.
I dolci. Lo ammettiamo sui dolci siamo di parte tanta è la passione per Betmon e i suoi macaron. La scoperta di quelli “lavanda e mirtillo” poi ci ha letteralmente messo in subbuglio le papille gustative. Gusto un po’ pesante rispetto alle “maison” parigine, ma ne potremmo ugualmente mangiare quintali – tanto ne siamo ghiotti – e non scherziamo. Eccellenti anche altri dessert provati come il tiramisu scomposto da aggregare a piacere e il creme caramel.
Ai più attenti non sarà sfuggito che siamo arrivati al dolce senza passare per il salato. Facile pensare che non ci siamo capitati nè a pranzo nè a cena. Beh non è esattamente così, una cena a base di supplizio (un supplì, una crocchetta di patate e un crostino burro e alici), carciofi, carbonara e hamburger ci è scappata. E allora?! Senza stare a commentare i singoli piatti diciamo che in generale questo è stato quello che sulla media del “buono” ha fatto ombra e poiché tanta è la fiducia nelle preparazioni di Arcangelo e nei suoi cavalli di battaglia ci diciamo che va ritentata una pausa pranzo o cena per lanciarsi in un’opinione più decisa. Da riprovare dunque.
Le nostre pagelle:
- Ospitalità 7
- Ambiente 8 (-0,5 per il rumore)
- Mescita 7 (include selezione di vini naturali)
- Cibo da riprovare (8 ai dolci)
Prezzo:
- Cena: 40€ (supplizio 10€, carbonara 13€, macaron 2€/pezzo, brunch alla carta, cocktail sui 12€)
In breve:
♥ Non è solo propaganda!
Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.caffepropaganda.it/
Indirizzo: via Claudia 14, 00184 Roma (come arrivare)
Orario: tutti i giorni 12:00-02:00
Tel. 06.94534255
sembra carino, ma in tempi di crisi..anche se cucinati bene…i piatti romani sono un po’ cari…ci dimentichiamo che nascono da una tradizione di cucina povera?
Gaia X Roma c’e’ stata e conferma tutto quanto magnificamente descritto da voi! Ogni volta ci torno volentieri alla scoperta di nuovi sapori, e poi … la location,che meraviglia!
Reblogged this on BABAJI.
Location a parte, direi che la cena non merita il viaggio: il rapporto qualità prezzo dei piatti è sproporzionato e la scelta piuttosto ristretta; i tempi di attesa, soprattutto iniziali, sono lunghi e la rumorosità veramente eccessiva. I dolci risollevano un po’ le sorti della serata ma l’impressione, soprattutto alla luce delle aspettive, non è stata delle migliori..
Ci siamo stati settimana scorsa per la prima volta, a pranzo, in una splendida giornata da ottobrata romana.
Location: a 2 passi dal Colosseo, eccezionale, ça va sans dire!
Ambiente: all’interno fedele atmosfera del bistrot parigino, suggestiva.
Cibo: ci ha soddisfatto a pieno. Paccheri con rana pescatrice, très jolie. Agnolotti burro alici, dal sapore delicato e gustoso, nuovo, con della mollica di pane abbrustolito sopra molto sfiziosa.
Hamburger, ben fatto, con cipolla di tropea che ha dato il giusto tocco di dolce senza esagerare.
Macarones: ampia scelta, noi ne abbiamo preso uno al pistacchio, uno mela e cannella, bravò!
Prezzo: bhè, direi caro, totale 66€ se non ricordo male, i primi stanno sui 14, i macaron 2€. Direi caro ma buono, o buono ma caro…
C’est tous mes amis, à la prochaine! 😉