Boccione, merenda kosher al forno del Ghetto di Roma

Qualità molto buona

Offerta varia

Ambiente essenziale

Servizio informale

Torta ricotta e visciole o cioccolato 20 €/kg, crostata pasta di mandorle e visciole 22€/kg

Via del Portico d’Ottavia 1, Roma

Da Boccione manca l’insegna, ma i romani, e forse non solo loro, si dirigono a colpo sicuro in uno dei laboratori più antichi della capitale. E’ il forno del ghetto, o anche Boccione, che di generazione in generazione (siamo ormai a 5!), con una gestione tutta al femminile, rispetta la tradizione e custodisce le antiche ricette kosher, anche con i loro segreti. Il profumo dei dolci accoglie prima ancora di entrare chi si trova su via del Portico d’Ottavia, in quel luogo unico e suggestivo che è il Ghetto romano, con la sua storia e la sua bellezza. E’ quasi una fortuna che il locale sia piccolo e spartano, senza sedute, quasi sempre affollato: tutto questo spinge a gustare i prodotti su una panchina poco distante o passeggiando verso l’antico portico o la Sinagoga.

L’offerta è limitata e selezionata e sa di romanità come raramente capita di trovare in città. Come da tradizione la frutta secca è molto presente, come pure uvetta e canditi. La mattina ci sono cornetti, bombe e ciambelle fritte, trecce con canditi.

Da Boccione all’ora della merenda

Per il resto della giornata, ed in particolare per l’ora della merenda, dominano i diversi biscotti e le crostate.

Il prodotto più amato e celebre è la crostata ricotta e visciole, differente da qualunque altra si possa trovare altrove. Alta, colma di ricotta freschissima che contrasta con la marmellata, racchiusa in una pastafrolla la cui preparazione resta un segreto di famiglia.

La torta è presente anche nella versione ricotta e cioccolato. Tanta è la popolarità che “non fanno in tempo a sfornarle”, come rivelano le proprietarie – infatti può capitare di arrivare troppo tardi! Ci sono poi la crostata pasta di mandorle e visciole e l’altro grande classico, la pizza di Beridde, pizza ebraica con uvetta, pinoli e frutta secca, altro vero “best seller” del forno.

Sanno di romanità anche i biscotti: mostaccioli con canditi (nessuna parentela con quelli industriali) e frutta secca, tozzetti, biscottoni con uvetta, biscotti alla cannella e mandorle, amaretti con pasta di mandorle. Come se non bastasse, a riportare indietro nel tempo ecco i bruscolini (semi di zucca salati), come una volta.

La fila quasi perenne davanti all’ingresso dice molto di un’attività che non ha concesso nulla negli anni a mode e marketing. Il servizio è rustico, i prezzi non popolari, ma non ci si fa neppure caso, consapevoli di assaporare un pezzo di storia.

Il forno è chiuso sabato e parte del venerdì, orari dalle 8 del mattino alle 19.30.

I miei consigli: la crostata ricotta e visciole, i biscotti

CREDITI IMMAGINI: PAGINA FACEBOOK BOCCIONE,  RAFFAELLA

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