Ristorante Antico Arco Gianicolo

– Antico Arco, esterno** –

Aggiornamento dei precedenti articoli (1 e 2)  che consigliamo di leggere per una vista d’insieme su questa Tavola e per le informazioni pratiche.

Cosa c’è di nuovo?

Una notizia relativamente recente – per questo ristorante da anni protagonista del palcoscenico della Roma gourmet – effettivamente c’è!
Antico Arco – serata di coccole culinarie” recita il titolo del nostro primo post: ecco quel titolo non è poi più così appropriato, e non per una dipartita delle coccole! Da qualche tempo infatti l’Antico Arco è aperto anche a pranzo con un menu ridotto (e senza biscottini-omaggio a fine pasto) rispetto al fratello maggiore versione dinner e con uno sconto del 10% sui prezzi.
Qualche giorno fa è capitato di tornarci giusto a pranzo per un business lunch, finalità d’uso quanto mai azzeccata per ovvi e imperterriti motivi…
Ciò che non è nuovo difatti – e che l’Antico Arco preserva con costanza – sono gli elementi che ormai da tempo ne fanno un riferimento in città: l’alto livello di un’offerta sempre a metà strada tra la creatività e le rassicuranti tradizioni, l’aria sofisticata e accogliente dell’ambiente, il servizio fedele a forma, precisione e cordialità.
Ah dimenticavamo! Da un po’ c’è una novità “stradal-urbanistica” che poco c’entra con l’anima intrinseca del locale, ma di cui il locale stesso giova. Quel fastidioso vortice di traffico che si consumava a ridosso dell’ingresso al ristorante è stato interrotto: il tratto di asfalto che lo separa dall’entrata del dirimpettaio Museo della memoria garibaldina (inaugurato lo scorso anno) è stato reso pedonale. E così anche l’indugiare in entrata e in uscita è più lento…

Insomma si capisce che l’Antico Arco resta uno dei nostri loved places a Roma?!

Ma ora basta “parlare” e spazio ai nostri scatti dal pranzo…

“Apripasto” a base di yogurt. Sul pane homemade ci sta tutto…

Mozzarella di bufala croccante, bottarga di tonno e pomodori confit. Un evergreen dell’Antico Arco e visto il livello che preserva ci auguriamo lo resti a lungo..

Piccolo sformato di alici con burrata e fiori di zucca. Una equilibrata linea di confine tra mare e terra.

Lasagnetta gratinata con carciofi, ragù bianco di faraona e zabaione di parmigiano stravecchio. Un giro (troppo rapido) tra pasta ruvida e sapori forti da sconvolgere le papille gustative.

Ravioli di spigola e calamari, broccolo romano e porri. E’ forte la presenza “verde” della stagione.

Pasticciotto caldo con lamponi. Una pasta a dir poco perfetta custodisce un cuore giallo seducente. I lamponi fanno la differenza.

Tortino di cioccolato con gelato di crema al rhum. Una sicurezza.

Pagelle e prezzo:

Per consultarli seguite questo link al precedente articolo. Leggermente aumentati i prezzi e il costo del menu degustazione (da 70€ a 75€).

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