A guardare la mappa di zona è proprio lampante: in poco meno di due chilometri un asse congiunge tre delle migliori pizze della Capitale. Tutte alte, più ispirate allo stampo napoletano che a quello romano.
Agli estremi (dell’asse) la Gatta Mangiona e La Fucina, nel mezzo l’Antica Schiacciata Romana.
Il progetto di cui fa parte L’Antica Schiacciata Romana nasce nel 2001 con l’apertura della Pratolina (in Prati).
L’obiettivo: la produzione di una pizza speciale dall’impasto fragrante e leggero. Gli ingredienti magici: una lunga e attenta lavorazione (due ventilazioni, con maturazione di minimo 48 ore) unita all’uso di farine selezionate. A distanza di dieci anni dall’avvio il risultato continua ad essere davvero degno di nota: la pinsa o la schiacciata (la chiamano differentemente a seconda di dove la gustate!) si mantiene ad elevati livelli sia nella storica sede La Pratolina nel quartiere Prati, sia da Antica Schiacciata Romana, sia nell’ultima apertura (circa un anno e mezzo fa) I Marchi a Montesacro (che molto probabilmente- ci dicono – cambierà nome). I locali hanno praticamente la stessa offerta ma sono tutti e tre allestiti con arredi diversi, proprio ad evitare pensieri e richiami alla formula franchising.
L’ambiente dell’Antica Schiacciata Romana è semplice e i locali ampi: quattro vetrine su strada che lasciano intravedere l’interno, un mini ingresso con doppia porta, tre sale (due più grandi alla destra e alla sinistra dell’entrata e una più piccola annessa), cassa sul fondo, pareti e soffitto sui toni del bianco e del rosso, tavoli opportunamente distanziati tra loro. A dire il vero – a osservarne la disposizione nell’ultima visita e a giudicare il rumore di sottofondo (ridotto rispetto al passato) – ci è sembrato che avessero ridotto il numero. Il locale a destra entrando – a cui si accede scendendo di qualche scalino – è  lo spazio più ampio, che oltre ad ospitare il maggior numero di tavoli (peraltro alcuni con delle comode sedute a divanetto) e una grossa lavagna a muro, su cui è narrata in poche righe la storia della pinsa, lascia intravedere il forno sulla simpatica parete dallo sfondo a “catasta di legna”. Completano le scene gli arredi color faggio e le tovaglie bianche con rade righe rosso scuro. Tutto appare in ordine e lindo.

L’offerta è fatta di sfizi fritti (non i tradizionali supplì, fiori e crocchette ma originali fagottini di varie forme ripieni di diverse combinazioni di verdure, formaggi e salumi), portate di latticini e affettati regionali, insalate, schiacciata in tante varianti bianche e rosse e diversi dessert homemade.
Il servizio tutto al maschile (nessuna “quota rosa”!) è estremamente efficiente e resta sempre cordiale, simpatico e sorridente. Sembra di stare tra amici!
Frequentiamo questo locale fin dall’apertura (nel 2007) quando ancora in pochi lo conoscevano. Col tempo si è poi affollato tanto che era diventato impossibile trovare un posto senza prenotare, se non sul tardi. Ora c’è da dire che le frequentazioni ben si distribuiscono tra l’Antica Schiacciata e le vicine pizzerie più o meno illustri, tanto che questa volta non abbiamo avuto problemi a trovare un tavolo senza riservare.
Menzione finale d’obbligo per l’apertura sette giorni su sette fino all’01.00 di notte che ben accontenta chi ama cenare sul tardi o i dopocinema.

La visita si riferisce a domenica 09 gennaio 2011.

Le nostre pagelle:

  • Ospitalità 7,5
  • Ambiente 6,5
  • Mescita 6,5
  • Antipasti 6,5
  • Pizza 7
  • Dessert non provati

Prezzo:

  • Pasto: 20€ (margherita 9€, altre pizze 8€-10€, sfizi fritti per due 7,50€, dolci 4,50€)

In Breve:
♥ Un, due, tre…Pinsa!

Informazioni pratiche:
Sito web: http://www.anticaschiacciata.it/
Indirizzo: via Folco Portinari 38, 00151 Roma (come arrivare)
Orario: tutti i giorni fino all’01:00
Tel. 06.536112
Altre sedi: La Pratolina (come arrivare) – Condimenti I Marchi (come arrivare) [aggiornamento del 13/7/2011]

…dalla nostra esperienza:

Negli ultimi tempi siamo stati completamente sedotti dalla pizza della Fucina e di Sforno …poi qualche sera fa è riaffiorato dalla memoria questo indirizzo. Detto fatto: in men che non si dica eravamo al tavolo ad assaporare la sempre ottima schiacciata. L’offerta ci è sembrata immutata, in positivo e in negativo. Ci piacerebbe qualche vera variante di stagione (ne hanno quattro a menu fisso ma sono sempre le stesse e disponibili a seconda del periodo).

Antipasti: lo abbiamo anticipato! Qui la tradizione dei fritti romani scompare per lasciar spazio agli sfizi (sempre fritti!) in 5 differenti versioni: Campagnolo, Terra, Caliente, Simpatico e Goloso. Ogni variante altro non è che una composizione con una crocchetta, un fagottino e un arancino. Il nostro preferito…in assoluto il Goloso con crocchette di prosciutto e olive, fagottino di melanzane e di riso, zucca e speck. Oltre agli sfizi fritti preparano anche delle insalate o dei nobili piatti di formaggi e salumi accompagnati con schiacciata bianca calda. All’arrivo offrono un piccolo flute di prosecco di benvenuto.

Pizze: per essere precisi…le pinse, le schiacciate. Queste sì sono le vere protagoniste. Di forma inusulamente ovale, conquistano per la morbidezza, per il profumo e per la leggerezza. Le preparano con quattro differenti basi, evidenti a menu per via del colore con cui sono riportate: azzurro (senza mozzarella e senza salsa di pomodoro), sabbia (senza mozzarella e con salsa di pomodoro), vinacce (con mozzarella e senza salsa di pomodoro), nero (con mozzarella e con salsa di pomodoro). Tanti gli ingredienti che si combinano sulle diverse basi…verdure, ortaggi, formaggi e salumi! Tra le pluri-provate consigliamo di assaggiare (categoria nero) la margherita, (categoria azzurro) la  “preferita” con stracchino, rucola, pachino e prosciutto, la “montana” con patate, porcini, provola affumicata e speck, (categoria vinacce) l’ortolana con zucchine, peperoni e melanzane.

Dessert: preparano diversi dolci che nell’ultima visita non abbiamo preso…memori di esperienze passate in cui non ne siamo rimasti colpiti. Si può scegliere comunque alla carta tra i diversi disponibili: sbriciolata di pasta sfoglia e cioccolato caldo, tiramisù all’ aranciaousse di nutella e pinoli, delizia di sfoglia al cioccolato bianco e frutti di bosco e anche tante versioni di cremolato alla frutta (melone, fragola, frutti di bosco,…).

Devoti alla birra Menabrea. La servono alla spina chiara, ambrata
o doppio malto “strong” (0,4l 5€-6,50€).

* Immagini realizzate da Tavole Romane, pubblicate sotto una Licenza Creative Commons

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